Nella storiografia recente si è affacciata l'ipotesi che la lotta per le investiture sia la prima rivoluzione dell'Occidente: una forzatura dovuta all'ennesimo uso analogico o metaforico di un'espressione a effetto oppure davvero nel secolo XI si verificarono cambiamenti epocali e repentini tali da smentire l'idea che le rivoluzioni siano un prodotto solo della modernità? La lotta tra papi e imperatori per il controllo delle nomine ecclesiastiche fu solo uno dei molti conflitti che sconvolsero l'Occidente dopo l'anno Mille. Mentre il ruolo centrale del papato, nuove forme di vita religiosa e il celibato del clero ridisegnarono il volto della Chiesa, la desacralizzazione del potere politico sancì infatti la separazione tra spirituale e temporale e insieme con essa la nascita della specificità dell'Occidente. Fu una rivoluzione letteralmente inenarrabile per i suoi protagonisti, costretti a nasconderla sotto il velo del ritorno al passato, della riforma.
Una collana dedicata agli studenti delle scuole superiori per preparare verifiche, interrogazioni, ricerche, esami. Tutti i fatti, i personaggi, le istituzioni
e le dottrine politiche. Cronologia delle date da ricordare. Test di verifica.
Preistoria, Mesopotamia ed Egitto, Vicino Oriente, e mondo egeo. Dal medioevo ellenico alla polis greca. Alessandro Magno e l’età ellenistica. Etruschi e origini di Roma. Espansione della repubblica romana. Nascita e apogeo dell’Impero romano.
Una collana dedicata agli studenti delle scuole superiori per preparare verifiche, interrogazioni, ricerche, esami. Tutti i fatti, i personaggi, le istituzioni
e le dottrine politiche. Cronologia delle date da ricordare. Test di verifica.
Belle époque e Prima guerra mondiale. Rivoluzione russa. Tra le due guerre: crisi economica e nascita del totalitarismo. Seconda guerra mondiale. Guerra fredda. Età dell’oro in occidente e distensione. Fine del bipolarismo e globalizzazione
Nel secolo XI la lotta per le investiture scuote l'equilibrio fra identità cristiana e istituzioni politiche che aveva retto l'Occidente fin dall'età carolingia. Le altisonanti elaborazioni dottrinali a sostegno delle aspirazioni universalistiche di Papato e Impero non nascondono una quotidianità intessuta dalla perenne contrattazione di queste autorità universali con i poteri locali, laici ed ecclesiastici, in un gioco faticoso di reciproche legittimazioni. Allora la virtù monastica dell'obbedienza irrompe negli scritti dei polemisti di entrambi gli schieramenti fino a diventare la virtù politica per eccellenza, sempre pretesa ma mai completamente ottenuta dai teorici "sudditi", in un quadro complesso di continue sperimentazioni istituzionali.