Può un robot riuscire a leggere i segnali sociali umani e rispondere in modo convincente? Può comunicare attraverso le emozioni? Uno dei settori emergenti dell’intelligenza artificiale, la robotica sociale, sta trasferendo queste domande dalla science-fiction alla ricerca teorica e applicativa. I robot prodotti da questa disciplina sono macchine ideate per interagire con gli umani in modi socialmente significativi, ricoprendo ruoli quali il mediatore educativo, l’assistente ad personam o l’aiuto-infermiere. Paul Dumouchel e Luisa Damiano propongono un’esplorazione filosofica delle frontiere odierne della robotica sociale, mettendone in luce i presupposti teorici e gli sviluppi sperimentali che aprono nuove strade per pensare la mente, la socialità e l’emozionalità umane. Percorrendo queste direttrici, gli autori entrano nel dibattito delle scienze della mente e dell’intelligenza artificiale, sviluppando un approccio innovativo alle sfide etiche imposte dal progetto di farci affiancare da partner sociali artificiali.
Questo libro si occupa del rapporto dell'insegnante col 'sapere'. In primo luogo perché si tratta della sua dimensione più specifica, e quindi la più adatta a cercare di uscire dalla incertezza circa la sua identità. In secondo luogo perché la nostra legislazione prevede oggi un corso di laurea della medesima durata per tutti gli insegnanti, dalla scuola dell'infanzia alle elementari fino a tutta la secondaria compresa. Un evento atteso, ma anche un deprecato 'appiattimento', che sta incontrando molti ostacoli: ma che incroceranno intorno al nòcciolo duro del problema appunto il sapere dell'insegnante- il passaggio critico determinante per il successo o il naufragio di questa innovazione (ed i suoi arrangiamenti). In questo libro si argomenta la tesi per la quale nell'insegnamento i 'saperi' sono essenziali; ma l'insegnare consiste in un lavoro specifico - sui saperi scientifici e sociale - che li "trasforma" in saperi insegnabili ed apprendibili: in "saperi scolastici". Ed è intorno a questo lavoro che si qualifica e distingue il "sapere dell'insegnare". E la professione dell'insegnante.
Il volume, per come è stato attuato, si rivolge sia al Tirocinante, in formazione iniziale presso l'università, sia all'Insegnante Novizio, lungo il periodo di apprendistato presso la scuola. A corredo abbiamo aggiunto un Vademecum, un libretto di istruzioni predisposto da Piero Gardani, dirigente scolastico ed esperto di legislazione scolastica, che delinea la trama amministrativa dei compiti che l'insegnante in formazione è tenuto a svolgere, rispondendone agli alunni, alle famiglie ed ai colleghi. Anche questo in forma di percorso, con i segnali principali - agli incroci pericolosi- per la sopravvivenza, prima, e quindi l'opportuno inserimento del principiante, ivi compresi i riferimenti alle associazioni professionali ed ai sindacati.