Nella prospettiva di una valutazione per competenze, negli ultimi anni proposta anche nella scuola italiana negli ordinamenti sia del I ciclo, sia del II ciclo, risulta centrale l’impiego di prove volte ad accertare «non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa». Da qui l’intento di questo volume: chiarire le caratteristiche che caratterizzano una prova di valutazione degli apprendimenti in una prospettiva di competenze e fornire un quadro di riferimento metodologico e operativo per la costruzione e la valutazione di tali prove. La loro prerogativa consiste nel sollecitare prestazioni in grado di mobilitare la pluralità delle dimensioni coinvolte nella manifestazione della competenza: non solo mirate alla riproduzione di un sapere, bensì alla sua rielaborazione originale e funzionale a un determinato contesto d’azione. Che cosa caratterizza un compito autentico? Quali sono le sue potenzialità e valenze formative? Come è possibile elaborarlo? Come verificarne la qualità? Su queste domande si articola il presente volume, che contiene anche un insieme di esempi di compiti autentici relativi a vari livelli scolastici, utili a concretizzare le indicazioni che verranno fornite.
Il volume, per come è stato attuato, si rivolge sia al Tirocinante, in formazione iniziale presso l'università, sia all'Insegnante Novizio, lungo il periodo di apprendistato presso la scuola. A corredo abbiamo aggiunto un Vademecum, un libretto di istruzioni predisposto da Piero Gardani, dirigente scolastico ed esperto di legislazione scolastica, che delinea la trama amministrativa dei compiti che l'insegnante in formazione è tenuto a svolgere, rispondendone agli alunni, alle famiglie ed ai colleghi. Anche questo in forma di percorso, con i segnali principali - agli incroci pericolosi- per la sopravvivenza, prima, e quindi l'opportuno inserimento del principiante, ivi compresi i riferimenti alle associazioni professionali ed ai sindacati.