Descrizione dell'opera
Mentre da un lato i governi sembrano non prendere sufficientemente sul serio la condizione di una natura vittima dei cambiamenti climatici e ciclicamente sconvolta da eventi catastrofici che la devastano, dall'altro si sta sviluppando una specie di nuova religione: la 'ecologia religiosa' che può arrivare ad assumere i connotati di una specie di totalitarismo, per il quale l'umanità farebbe meglio a scomparire al fine di consentire alla natura di svilupparsi pienamente.
Il cristianesimo ha certamente una posizione propria sulla questione e la Chiesa è costantemente impegnata in favore dell'ecologia: «sa infatti chi è il Padre della grande famiglia umana, degli animali, delle piane e dei minerali, di tutta la creazione... La sua "ecologia" non si limita a un puro sentimento di appartenenza comune, in senso orizzontale, ma procede da una relazione verticale, dalla universale paternità di Dio. Tutto il cosmo è effetto dell'opera creatrice di Dio». Anche il messaggio di Benedetto XVI per la 43a Giornata mondiale della pace (1.1.2010), titolato «Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato», testimonia questa premura.
L'arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles affronta quindi un tema di grandissima attualità, invitando ogni cristiano a una 'conversione ecologica' che, come ogni conversione, comporta pentimento, presa di coscienza del problema, riscoperta del legame con il creatore e un lungo e faticoso cammino fino all'azione concreta: l'ecologia vissuta.
Sommario
Navigare in un perenne SOS? Le religioni. E il cristianesimo? Soltanto un problema o un problema esclusivamente politico? E gli animali? L'ecologia riguarda anche la Chiesa? «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela» (Gen 1,28). Lo sfruttamento: colpa del cristianesimo? Le due correnti bibliche. Il piccolo uomo nell'immenso universo. Il gran visir della creazione. Il sabato e l'anno santo. La terra e la legge. La natura: rispettata o asservita? Dea, partner o schiava. L'uomo, l'animale e il vegetale: un'unica Alleanza. Paolo. Antichi Padri ed eremiti. Monaci e mistici. Le donne mistiche del medioevo. Francesco. Il fratello universale di tutto e di tutti. Essere padre di tutte le cose. Proprio come Dio. Romantico o credente? Il Cantico delle creature o di Frate Sole. Cosa fare? A Natale, una omelia ecologica.
Note sull'autore
Godfried Danneels è vescovo dal 1967, arcivescovo di Malines-Bruxelles dal 1979 al 2010, cardinale dal 1983; è membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato; delle Congregazioni per le Chiese orientali, per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, per l'evangelizzazione dei popoli e per l'educazione cattolica. Presso le EDB ha pubblicato: Lo stress della felicità (2008); Non abbiate paura. Oltre lo sconforto (2009); Il Credo. La gioia di credere (2009); Reimpariamo a pregare (2009).
Con lo stile caldo e colloquiale che gli deriva da un’intensa attività pastorale vissuta a diretto contatto con i fedeli e senza disdegnare i moderni strumenti della comunicazione sociale, l’autore sottolinea in questo libro agile e profondo l’attualità della preghiera insegnata da Gesù e da Lui stesso rivolta al Padre. Una preghiera densa di ammaestramenti sottili che si configurano come una sorgente di fiducioso abbandono alla bontà di Dio. Gli accenti di speranza che pervadono il Padre nostro sono una risorsa spirituale irrinunciabile per l’uomo moderno in balia delle incoerenze e dell’instabilità che contrassegnano il suo tempo.
destinatari
Un libro rivolto a tutti i credenti, laici e religiosi.
autore
Godfried Danneels è nato a Kanegem nelle Fiandre Orientali, il 4 giugno 1933. Nel 1954 ha ottenuto la licenza in teologia presso l’Università Cattolica di Lovanio e quindi, nel 1961, la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Sacerdote nel 1957, vescovo di Anversa nel 1977, dal 1979 è arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio) e cardinale dal 1983. È membro di svariate Congregazioni vaticane. Di lui le Edizioni San Paolo hanno recentemente pubblicato: Perdonare. Sforzo dell’uomo, dono di Dio (2006); Sperare. La società depressa (2006); Le sette parole di Gesù in croce (2008).
Descrizione dell'opera
«La preghiera è la prima caratteristica dell'uomo religioso: se uno accetta l'esistenza di Dio, non può che desiderare di rivolgersi a Lui» (dall'Introduzione). Con uno stile ricco di immagini e di calore, l'arcivescovo di Malines-Bruxelles invita a riflettere sulla pratica della preghiera, offrendo pagine intense e semplici, nate da una profonda sapienza sulla spiritualità e sull'uomo. Egli affronta il tema seguendo alcune grandi direttrici: la necessità della preghiera, il rosario, pregare per i morti, pregare a Natale, la preghiera di lode, pregare con la Bibbia, chiedere perdono, la preghiera pasquale, la preghiera trinitaria, l'adorazione eucaristica.
Alcuni suggerimenti pratici, sotto forma di domande o brevi riflessioni, concludono ogni capitolo.
Sommario
Introduzione. 1. Guardare il Signore parlando a Maria. Il rosario. 2. Pregare per i morti? 3. Il tre volte Grande si fa il più Piccolo. 4. Dire bene di Dio. La preghiera di lode. 5. La lectio divina. Pregare con la Bibbia. 6. Chiedere perdono. 7. La preghiera pasquale di Gesù. Affidarsi a Dio. 8. La preghiera trinitaria. 9. L'adorazione eucaristica.
Note sull'autore
Godfried Danneels è vescovo dal 1967, arcivescovo di Malines-Bruxelles dal 1979, cardinale dal 1983; è membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato; delle Congregazioni per le Chiese orientali, per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, per l'Evangelizzazione dei popoli e per l'Educazione cattolica. Presso le EDB ha pubblicato Lo stress della felicità (2008), Non abbiate paura… Oltre lo sconforto (2009) e Il Credo. La gioia di credere (2009).
«Il Credo evoca l'immagine di una compressa effervescente chiusa nella scatola: solo quando viene sciolta nell'acqua, comincia a sprigionare forza. Bisogna sciogliere il Credo nell'acqua di una vita vissuta. Dal dovere di credere dobbiamo passare alla gioia di poter credere» (dall'Introduzione).
La professione di fede che i cristiani proclamano ogni domenica durante la messa non è soltanto un insieme di verità né tanto meno un codice etico. In un volumetto agile e ispirato, costellato di citazioni e passi tratti dalle Scritture o dalla tradizione, il cardinale di Bruxelles trasmette al lettore il fascino della fede racchiuso in questo testo. L'intento non è spiegare il Credo, né commentarlo, ma mostrare in esso un invito a riconoscere il tesoro che Dio dona agli uomini, per lasciarsene affascinare. Non volendo dimostrare nulla ma limitandosi ad affermare, il Credo fa della sua vulnerabilità la fonte della sua bellezza. Il suo essere vulnerabile lo rende dunque degno di fede. Perché solo se si è attratti dalla fede si può credere.
Sommario
Introduzione. 1. Io credo in Dio. 2. Padre onnipotente. 3. Creatore del cielo e della terra. 4. Gesù Cristo, suo unico figlio. 5. Il più bello dei figli degli uomini - Il fascino di Gesù. 6. Fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli inferi. 7. Il terzo giorno risuscitò da morte. 8. Salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre. 9. Verrà a giudicare. 10. Credo nello Spirito Santo. 11. Credo nella Chiesa. 12. Credo nella comunione dei santi. 13. Credo nella risurrezione della carne e nella vita eterna.
Note sull'autore
Godfried Danneels è vescovo dal 1967, arcivescovo di Malines-Bruxelles dal 1979, cardinale dal 1983; è membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato; delle Congregazioni per le Chiese orientali, per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, per l'Evangelizzazione dei popoli e per l'Educazione cattolica. Presso le EDB ha pubblicato Lo stress della felicità (2008) e Non abbiate paura… Oltre lo sconforto (2009).
"Ciascuno di noi - o quasi - vive in condizioni molto rassicuranti: siamo figli del benessere... E tuttavia nella nostra società è palpabile un malessere vago e latente: la nostra felicità non è priva di ombre... Ma qualcosa di amaro c'è soprattutto nel cuore della gente" (dall'Introduzione). A volte si punta il dito anche contro il cristianesimo e più di una persona ha preso le distanze dalla propria educazione cattolica, ritenendola responsabile di 'tarpare le ali' rispetto alla possibilità di inseguire i propri desideri. Il cardinale Danneels invita ad andare alle vere cause di tanto malessere, a non conformarsi alla mentalità del secolo, a superare un'immotivata condizione di vergogna, a non avere paura di annunciare a chiare lettere il messaggio del Risorto: "La pace sia con voi!".
«Certo, gli interrogativi problematici delle persone del medioevo: "Chissà se ho vissuto bene" o "Andrò in paradiso?" sono spariti, ma noi siamo prigionieri del peso di un'imposizione. Essere felici, prima era una possibilità, ora è un dovere! E purtroppo non c'è più posto per chi non ci riesce, per chi deve fare i conti con delusioni e disgrazie» (dall'Introduzione).
Che significato ha parlare di felicità nella società del benessere e della pubblicità che promette tutto e subito, nella società dello sballo e delle emozioni forti? E come può parlare di felicità la Chiesa, con i suoi divieti, le sue penitenze e la perenne presenza della croce?
Il cardinale Danneels parla di felicità per far riflettere sul mondo in cui viviamo, sui rapporti che abbiamo con le persone, su quale concetto di cristianesimo abbiamo interiorizzato.
Sommario
Introduzione. 1. Felicità e infelicità secondo la sapienza umana. 2. La concezione della felicità oggi. 3. E la vera felicità?
Note sull'autore
Godfried Danneels è vescovo dal 1967, arcivescovo di Malines-Bruxelles dal 1979, cardinale dal 1983; è membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato e delle Congregazioni per le Chiese orientali, per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, per l'Evangelizzazione dei popoli e per l'Educazione cattolica. Fra le sue numerosissime opere tradotte in italiano, ricordiamo: Fede cristiana e ferite dell'uomo contemporaneo (Casale Monferrato 1986), Lettera ai giovani (Torino 1991), Le beatitudini del cristiano (Leumann 1992), Aggiungi un posto per Dio nella tua famiglia (Leumann 1992), Chi è Dio per te? Risposte del cardinale alle domande dei giovani (Leumann 1992), Messaggeri della gioia (Milano 1992), Cristo o l'Acquario: l'Anticristo è già fra noi? (Bergamo 1992), Non c'è domenica senza venerdì. Croce, sofferenza e sacrificio (Milano 1993), Oltre la morte. Reincarnazione o risurrezione? (Roma 1996), La verità vi renderà liberi. Tre parabole della misericordia (Roma 1997), Dio è più grande del nostro cuore. Redenzione, speranza, amore (Roma, 1998), Le stagioni della vita (Brescia 1998), Rallegrati, Maria. Meditazioni e preghiere sui misteri gaudiosi del tempo di Natale (Padova 1999), Dio, a che serve? Il cardinal Godfried Danneels dialoga con i giovani sulla vita e sulla fede (Milano 2004), Perdonare. Sforzo dell'uomo, dono di Dio (Cinisello Balsamo 2006), Sperare. La società depressa (Cinisello Balsamo 2006).
Questo piccolo libro offre una profonda riflessione cristiana del cardinale Godfried Danneels, arcivescovo di Malines-Bruxelles, sulle sette parole pronunciate da Gesù in croce.
Le sue ultime parole. Da meditare durante tutta la Settimana Santa. Da meditare anche quando ci si trova a vivere momenti di solitudine, di sconforto, di sofferenza. A tutti, in effetti, succede di vivere il proprio Giovedì Santo, il proprio Venerdì Santo, il proprio Sabato Santo. L’Autore si prefigge di condurre il lettore a un approccio più “vero”, profondo e sereno al problema della sofferenza e del presunto “silenzio” di Dio.
Godfried Danneels è nato a Kanegem (diocesi di Brugge) nelle Fiandre Orientali, il 4 giugno 1933. Nel 1954 ottenne la licenza in teologia presso l’Università Cattolica di Lovanio e quindi, nel 1961, la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dal 1979 è arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio) e cardinale dal 1983, ricoprendo importanti cariche nella Curia romana. Di lui le Edizioni San Paolo hanno recentemente pubblicato: Perdonare. Sforzo dell’uomo, dono di Dio (2006); Sperare. La società depressa (2006).
Perdonare… è possibile di fronte a cose abominevoli come l’uccisione di una persona cara o il rapimento di un bambino da parte di pedofili o trafficanti d’organi?
Il perdono, per quanto talora assai arduo, resta indispensabile nella società come l’ossigeno nell’aria, ed è tutto per la sopravvivenza di ciascun individuo nell’ambito delle relazioni umane.
Esso si attua attraverso tutto un processo psicologico che solo la grazia divina ci rende possibile portare a termine.
Godfried Danneels è nato a Kanegem (diocesi di Brugge) nelle Fiandre Orientali, il 4 giugno 1933. Nel 1954 ottenne la licenza in teologia presso l’Università Cattolica di Lovanio e quindi, nel 1961, la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dal 1979 è arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio) e cardinale dal 1983, ricoprendo importanti cariche nella Curia romana.
Il volume raccoglie sette lettere che il card. Danneels ha scritto ai cristiani in occasione della Pasqua e del Natale.
le beatitudini del vangelo, proposta di saggezza di vita, ma soprattutto grida di gioia. Nelle beatitudini e`stato tracciato il profilo dell uomo nuovo", morto e risorto con cristo. "