Per l'investigatore Marco Didio Falco scrivere poesie è solo un piacevole svago a cui dedicarsi tra un'indagine e l'altra. Eppure, quando nella torrida estate romana del 74 d.C. decide di partecipare a una lettura organizzata per amici e parenti, ciò che è nato come un semplice passatempo potrebbe trasformarsi di colpo in qualcosa di più importante: Aurelio Crisippo, proprietario della Banca Aureliana e mecenate delle arti, è disposto a pubblicare la sua opera e a farlo entrare nella cerchia di autori del Cavallo Aureo, la sala di scrittura che gestisce nei pressi della sua sfarzosa dimora. Ma l'omicidio del banchiere, assassinato nella sua biblioteca, infrange i sogni dell'investigatore. Quando l'amico Petronio Longo, a capo dell'inchiesta, gli chiederà di indagare, Falco sarà costretto ad accettare l'incarico. Tra scrittori mediocri, scribacchini rancorosi e banchieri senza scrupoli che vorrebbero mettere le mani sulla banca di Crisippo, la situazione si ingarbuglia e le piste si moltiplicano. Tutti hanno un movente, a nessuno manca un alibi. Toccherà a Falco fare luce su questo misterioso "omicidio letterario" in cui tutto è più complicato di quello che sembra. Con "Ode per un banchiere", nuovo episodio della serie dedicata alle avventure investigative di Marco Didio Falco, Lindsey Davis, con la consueta miscela di erudizione e leggerezza, mette in scena vizi e debolezze del nostro presente, ricollocandoli nell'affascinante ambientazione della Roma imperiale.
Nei palazzi del potere della Roma antica, dove l’intrigo si cela dietro ogni sontuoso banchetto, dove la cospirazione si annida fra le lusinghe dei propri alleati, un amore proibito sfida l’ordine vigente e il corso della Storia. Siamo nel I secolo d.C., Vespasiano è ancora un giovane nobile di basso rango, inconsapevole delle glorie imperiali che lo attendono e deciso a elevare il proprio status, quando rimane folgorato da Atonia Cenide. Nata schiava presso una potente famiglia e educata come scrivana, grazie alla propria intelligenza Cenide ha colpito la madre dell’imperatore Claudio, che ne ha fatto la sua più fida servitrice e l’ha resa libera. E sono proprio l’acume e la sensibilità dell’ex schiava a intrigare Vespasiano, che riconosce in lei doti più eccitanti della mera bellezza. Invano Cenide cerca di resistergli, spaventata dalla differenza di ceto: la complicità fra i due sfocia in un’incontenibile e profonda passione, che supera le prove del tempo e della sorte, accompagnando l’ascesa al potere dell’ambizioso giovane fra gli improvvisi viaggi nelle lontane province dell’impero e le lunghe campagne militari. Ma la forza del sentimento non può nulla contro le rigide regole del cursus honorum, il percorso di cariche e uffici pubblici che Vespasiano ha intrapreso per arrivare al Senato e che vieta il matrimonio con una schiava, anche se liberta. È per amore di Vespasiano che Cenide non esita a mettersi da parte e a spingerlo fra le braccia di una nobile, ed è al caro prezzo di una struggente nostalgia che l’ex schiava segue da lontano il percorso dell’amato verso il trono imperiale. Fino all’emergere di una nuova speranza, la possibilità per i due di crearsi un proprio cursus honorum, con cui realizzare l’antica promessa di felicità. Lindsey Davis ci trasporta in una delle età più turbolente della Roma imperiale per far rivivere un’emozionante storia vera che ha lasciato breve traccia nelle cronache ufficiali. Un uomo e una donna, un imperatore e una schiava, uniti nell’amore ma divisi da una società brutalmente gerarchizzata, trovano un compromesso con la Storia per far valere le ragioni del cuore.