La storia urbana del Seicento, un'epoca che ha segnato il volto dell'Europa: dall'ascesa di Francia e Inghilterra come monarchie nazionali moderne all'emergere delle capitali nordeuropee, alle città dell'Europa cattolica, la cui immagine si confronta con Roma, dove immense risorse sono convogliate nella costruzione di una città straordinaria per fasto ed efficacia persuasiva e per la quale viene coniato l'aggettivo "barocco".
Nell'estate del 1665 Gian Lorenzo Bernini parte per Parigi, mentre a Roma sono in piena attività i cantieri delle sue opere monumentali. Il soggiorno in Francia è un affare di Stato, impresso negli annali del regno di Luigi XIV, negli epistolari e nelle corrispondenze degli ambasciatori. Protagonisti: il re più brillante d'Europa, cortigiani e curiali, artisti e architetti in auge. Il "Journal de voyage du Cavalier Bernin en France", diario minuzioso di Paul Fréart de Chantelou, 'maestro di casa' del re, esperto d'arte e appassionato collezionista, registra giorno per giorno questo intreccio di relazioni straordinarie. Insieme alle iniziative cruciali e alle opinioni del Cavaliere, ripercorre con leggerezza la vita politica della corte e i programmi artistici del ministro Colbert, le collezioni d'arte e di antichità più rinomate, le residenze reali, i palazzi dell'aristocrazia e della nuova borghesia, tratteggiati con la passione e la sapienza del conoscitore. Una fonte singolare, essenziale, nel panorama della letteratura artistica canonica, straordinariamente ricca di informazioni di prima mano, di riferimenti teorici, valutazioni ponderate su opere d'arte e di architettura, artisti, istituzioni, una sorta di autobiografia collettiva dei fermenti più vitali di una civiltà raffinata.