Oramai alla sua quarta edizione italiana, questo libro si conferma un testo fondamentale per i corsi di geografia umana. Il suo approccio innovativo e funzionale si distingue per: contenuti che riflettono i più recenti sviluppi del dibattito geografico; descrizione di approcci geografici ed elementi teorici in relazione a esempi concreti; eccellente apparato cartografico; statistiche accurate e aggiornate. Il manuale offre un percorso visivo per introdurre alla ricchezza del discorso geografico, esplorandone i diversi approcci, le prospettive, le tecniche e gli strumenti. Il testo fornisce conoscenze geografiche e analitiche che incoraggiano il pensiero critico, la creatività e la capacità di prendere decisioni, analizzare problemi e valutare soluzioni. Nasce in collaborazione con Fondazione LIA, che si occupa di libri digitali accessibili, e Canalescuola, che lavora sulla didattica per persone con disturbi specifici dell'apprendimento. A corredo del testo, sono presenti accorgimenti che agevolano lo studio: indici testuali, obiettivi di apprendimento, scelte di contrasto colore che aiutano la lettura, inserimenti grafici utili e mappe concettuali online atte ad acquisire i contenuti e a sostenere un metodo di studio. La versione digitale del manuale è accessibile anche per le persone con disabilità visiva e comprende i testi alternativi relativi a tutte le immagini e i grafici presenti nel testo.
Questo libro deriva dall'adattamento di un manuale largamente adottato nelle università americane in corsi introduttivi di geografia umana e culturale: "Visualizing Human Geography" di Alyson L. Greiner, edito da Wiley in collaborazione con la National Geographic Society. Il testo unisce tre elementi di forza molto innovativi per la didattica della geografia di livello universitario: una pedagogia visiva integrata con un testo completo; l'utilizzo di situazioni e problemi concreti estratti dalle collezioni della National Geographic Society; l'inserimento di un sistema multimediale interattivo. Questa scelta è coerente con un indirizzo pedagogico, ormai affermato a livello internazionale. Esso consiste in un superamento del pregiudizio secondo cui l'apprendimento visivo si accompagni necessariamente a un indebolimento nei processi cognitivi superiori e che quindi le immagini siano alternative ai concetti e al ragionamento, o debbano avere un ruolo banalmente strumentale. Occorre invece prender atto dei consolidati progressi della pedagogia visiva e soprattutto dei grandi mutamenti in atto nell'ambiente socio-culturale in cui vive lo studente del XXI secolo. Come scrive la psicologa Patricia M. Greenfield sulla prestigiosa rivista «Science» (n. 323, gennaio 2009, pp. 69), «politiche e didattiche dell'educazione devono corrispondere al mutamento introdotto, sul piano dei processi di apprendimento, da televisione, videogames e internet». Questo ambiente multitasking produce attitudini cognitive diverse, connotate da una forte reattività visivo-spaziale, che non può essere ignorata, ma va utilizzata e orientata a sostegno di processi cognitivi basati sulla lettura e la comprensione del testo scritto. I robusti contenuti visuali del libro offrono un livello di rigore in grado di migliorare l'apprendimento ed il coinvolgimento degli studenti. Inoltre il manuale si caratterizza per: un contenuto che riflette i più recenti sviluppi della scienza geografica; la descrizione di modelli geografici e di elementi teorici legati alle loro applicazioni pratiche; un eccellente apparato cartografico; statistiche accurate e aggiornate; un'appendice on line dedicata alle proiezioni cartografiche. Questo manuale offre un percorso nuovo ed originale per iniziare gli studenti alla ricchezza della geografia, inclusi i suoi molti diversi approcci, prospettive, tecniche e strumenti. Cerca inoltre di dotare gli studenti di abilità geografiche e analitiche per diventare creativi e capaci di prendere decisioni, di porre correttamente i problemi e di valutarne le soluzioni.
Questo libro deriva dall'adattamento di un manuale largamente adottato nelle università americane in corsi introduttivi di geografia umana e culturale: "Visualizing Human Geography" di Alyson L. Greiner, edito da Wiley in collaborazione con la National Geographic Society. Il testo unisce tre elementi di forza molto innovativi per la didattica della geografia di livello universitario: una pedagogia visiva integrata con un testo completo, l'utilizzo di situazioni e problemi concreti estratti dalle collezioni della National Geographic Society, l'inserimento di un sistema multimediale interattivo. Questa scelta è coerente con un indirizzo pedagogico, ormai affermato a livello internazionale. Esso consiste in un superamento del pregiudizio secondo cui l'apprendimento visivo si accompagni necessariamente a un indebolimento nei processi cognitivi superiori e che quindi le immagini siano alternative ai concetti e al ragionamento, o debbano avere un ruolo banalmente strumentale. Occorre invece prender atto dei consolidati progressi della pedagogia visiva e soprattutto dei grandi mutamenti in atto nell'ambiente socio-culturale in cui vive lo studente del XXI secolo. Come scrive la psicologa Patricia M. Greenfield sulla prestigiosa rivista "Science" (n. 323, gennaio 2009, pp. 69), "politiche e didattiche dell'educazione devono corrispondere al mutamento introdotto, sul piano dei processi di apprendimento, da televisione, videogames e internet".
Lo scenario geografico dell'economia mondiale è profondamente mutato in questi ultimi decenni: l'emergere di nuove aree produttive, la rottura di equilibri consolidati, le trasformazioni politiche di una parte del mondo, la crescente interdipendenza tra le varie regioni del globo hanno prodotto nuovi scenari economici e geopolitici. "Geografia dell'economia mondiale", coniugando tra loro i fattori di natura politica, strategica, culturale e sociale, illustra in modo sistematico le profonde trasformazioni territoriali dell'economia dalla scala locale a quella globale e stimola alla riflessione sul significato delle tendenze in atto e sulla loro evoluzione futura. Riscritto in prospettiva delle nuove impostazioni didattiche, il libro, giunto alla quarta edizione, guida lo studente nello studio della geografia economica, delineando un quadro chiaro e completo dei rapporti tra le diverse forme dell'economia e gli spazi geografici del pianeta.
In apertura del terzo millennio si sono affermate dinamiche economiche, politiche, strategiche e sociali in grado di ridefinire le realtà geopolitiche ed economiche di tutti i paesi del mondo, rendendo così necessario un riposizionamento nel modo di osservarle e analizzarle. L'intersezione dei mercati regionali e del mercato unico mondiale, l'emersione di nuovi giganti economici prima classificati in un indistinto Terzo Mondo, il riposizionamento negli equilibri politici, la composizione di nuovi spazi culturali, sono alcuni degli elementi che ridisegnano il tradizionale significato delle categorie di sviluppo e sottosviluppo, centro e periferia, ricchezza e povertà. Tutto ciò rende ancor più necessaria l'elaborazione di un adeguato quadro concettuale utile a leggere i nuovi assetti mondiali e l'individuazione di strumenti operativi in grado di affrontare le problematiche che stanno interessando le diverse aree del mondo. In questa prospettiva il contributo della geografia diventa essenziale. "Geografia dello sviluppo", registrando i cambiamenti storici, economici, politici e sociali degli ultimi anni, individua le cause delle profonde diversità e disuguaglianze che ancora marcano i territori del Nord e del Sud del mondo.