La valutazione dell'istruzione (interna ed esterna) ha come punto di partenza persone effettivamente competenti e in grado di valutare, di comprendere i limiti epistemologici di ogni valutazione e l'impossibilità di valutare un sistema burocraticamente organizzato, come quello dell'istruzione. Si esige una riforma che attui un effettivo pluralismo delle istituzioni scolastiche. Questo saggio dimostra come solamente all'interno di una nuova teoria generale della conoscenza umana limitata, fallibile e sempre perfettibile e di un'organizzazione dell'istruzione coerente è possibile realizzare processi di valutazione meno incompetenti.