Il 25 ottobre 1962 alla Radio Vaticana, San Giovanni XXIII si rivolgeva «a tutti gli uomini di buona volontà», dicendo che «alla Chiesa sta a cuore più di ogni altra cosa la pace e la fraternità tra gli uomini; ed essa opera senza stancarsi mai, a consolidare questi beni». Servono quindi dei "facilitatori", veri "operatori di pace" che riescano a operare per mettere da parte il ricatto della guerra in favore di scelte più alte, realmente al servizio dell'umanità. A questo richiama anche la "Gaudium et Spes" al capitolo V. Con tante testimonianze contemporanee di veri "artigiani della pace", Nina Fabrizio, giornalista, in queste pagine presenta uomini e donne che, rispondendo alla voce della coscienza, hanno deciso di non seguire percorsi di distruzione ma sentieri di pace, anche pagando un prezzo molto alto.
Papa Francesco è il Papa che più conosce le donne. In modo inaudito è il Papa che si sta facendo lealmente interprete delle istanze più profonde e vitali dell’universo femminile. Si sta interrogando e sta interpellando le donne per quel- lo che riguarda il loro destino presente e futuro nella Chiesa. Papa Bergoglio afferma che «la Chiesa non può essere se stessa senza la donna e il suo ruolo. La donna per la Chiesa è imprescindibile». Non si tratta dunque solo di onorare e di elargire ancora onorificenze alle donne: «È necessario ampliare gli spazi di una presenza femminile più incisiva». Questo è il vero punto nevralgico d’interesse reale, fondamentale della nuova prospettiva aperta da Francesco.
A partire dagli interventi più significativi del Papa, il volume ripercorre questo particolare legame e attenzione di Francesco nei confronti delle donne: da alcune nomine importanti ai vertici della Curia romana al richiamo che le suore non devono essere più delle “badanti”, dai grandi temi femminili, quali il femminicidio, l’aborto, la tratta delle schiave, alle sante del suo pontificato, Francesco non perde occasione per ricordare che la Chiesa è “donna” e che la Vergine Maria è più importante degli apostoli.
Il "prete buono, umile, con una grande santità" Giovanni XXIII e il "grande missionario" Giovanni Paolo II, proclamati santi il 27 aprile 2014, di cui sono stati riconosciuti il "servizio alla pace tra le nazioni" e la "mite fermezza" nel promuovere un"'autentica dignità dell'uomo", sono tra le figure che hanno orientato in maniera decisiva l'impegno per la pace di papa Francesco. Attraverso discorsi, documenti, testimonianze e un'intervista esclusiva al cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, i vaticanisti Nina Fabrizio e Fausto Gasparroni ripercorrono i più importanti momenti storici in cui i tre pontefici si sono battuti contro i conflitti esplosi nel mondo dal dopoguerra a oggi: dall'enciclica Pacem in Terris di Roncalli nel pieno della Guerra fredda agli interventi di Wojtyla per la pace nei Balcani, fino all'appello di Bergoglio contro l'intervento armato in Siria, gli autori ci permettono di osservare da una prospettiva inedita l'impegno dei tre papi per costruire rapporti tra le nazioni basati sul dialogo e l'amore reciproco e portano alla luce le radici di quella "Chiesa di pace" che ha trovato ulteriore compimento nel pontificato di Francesco.