Don Fiorenzo Facchini in un libro stimolante, profondo e snello, tratta un tema delicato e urgente e il rischio di banalizzarlo, silenziarlo o di affrontarlo con pregiudizio, non è lontano dalla realtà dei fatti, anche là dove si vive un impegno educativo nei confronti delle nuove generazioni: parrocchie, movimenti, associazioni. L'Autore si augura che in questi "luoghi" si torni a parlare seriamente dell'argomento, senza dimenticare la scuola e la famiglia, soggetto primario di ogni formazione. Tutta la riflessione è chiara ed equilibrata, radicata nel Magistero della Chiesa, illuminata dal dato rivelato e da quella legge naturale, oggi, non di rado messa in discussione se non addirittura ignorata.
La scienza ci offre sempre nuove scoperte a proposito dell'affascinante storia dello sviluppo della vita sul nostro pianeta e sull'ominazione: l'insieme dei "progressi" che ha segnato lo sviluppo della specie umana così come oggi la conosciamo e di cui facciamo parte: l'andatura eretta, lo sviluppo del cervello e del linguaggio, l'emigrazione su tutto il pianeta delle prime specie di "uomo". Nello stesso tempo, l'uomo rimane l'unica specie vivente a porsi interrogativi a proposito del senso e delle giuste modalità della propria presenza nel mondo. Questo libro, opera di uno dei massimi esperti a livello internazionale in tema di evoluzione, ci aggiorna a proposito della meravigliosa storia della vita (dal Big Bang a oggi) e della ancor più sorprendente storia dell'umanità (dai primati all'uomo tecnologico).
Due milioni di anni fa è incominciata l’avventura dell’uomo sulla terra.
La conoscenza della realtà della natura, dei suoi cambiamenti nel tempo, delle origini dell’uomo, dei suoi sviluppi mediante il pensiero e la cultura pone domande riguardanti la vita e la morte, il piacere e il dolore, il presente e il futuro da costruire.
Le conquiste della scienza e della tecnologia, specialmente nel campo della biomedicina, della cibernetica e della robotica, aprono prospettive nuove, anche imprevedibili per l’impatto che possono avere sull’uomo e sull’ambiente. L’umanità corre il rischio di affidarsi a ideologie che allontanano dal mondo reale per realizzarne uno a proprio piacimento, basato su costruzioni artificiali della mente.
Da dove ripartire? Da come siamo fatti, dalla realtà della natura, rispettando le sue leggi, i suoi ritmi, l’ambiente, nella collaborazione fra i popoli.
Il volume contiene saggi antropologici in una prospettiva evolutiva aperta agli orizzonti della fede.
Negli ultimi anni la questione del "genere" si è imposta all'attenzione della società, creando interrogativi e disorientamento sul piano politico ed educativo. Esiste una teoria del genere? Che cosa propone la cultura che si ispira a questa teoria? Ci sono valori da riconoscere nella cultura del genere? Può avere un senso parlare di identità di genere?... Questa pubblicazione è un agile strumento per gli educatori: raccoglie domande frequenti che vengono poste dai giovani (e meno giovani) sulla questione del genere e abbozza possibili risposte sul piano antropologico, educativo e sociale in una visione armonica, biologica e culturale, della persona.
Nel dibattito attuale sulla evoluzione alcune questioni rimangono sempre vive a motivo dei progressi della scienza nel campo della paleontologia e della biologia e delle grandi domande che i temi delle origini sollevano. L'autore richiama l'attenzione su cinque nodi della evoluzione: evoluzione e creazione; crescita della complessità ed evoluzione; caso, finalità e finalismo; le specie nella evoluzione umana; la identità dell'uomo. Le questioni sono affrontate alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, senza ignorare le discussioni che si aprono in altri settori interessati ai temi delle origini. Una fedeltà rigorosa alla scienza per discernere dati, interpretazioni e ipotesi, e l'apertura a considerazioni su altri piani, come quello filosofico e teologico, hanno mosso l'autore, già noto per numerose pubblicazioni sul tema della evoluzione.
Il più grande paese dell'Asia centrale: le sue radici etniche e storiche e le sfide contemporanee
Le popolazioni del Kazakhstan hanno il fascino di una storia che parte da lontano e riguarda gruppi umani che in epoca antica e anche recente hanno praticato forme di nomadismo e seminomadismo nei grandi spazi delle steppe e negli altopiani del Tien Shan.
Le regioni dell’Asia centrale sono state interessate fin dalla preistoria da migrazioni umane fra le regioni caucasiche ed esteuropee e quelle del lontano Oriente in entrambe le direzioni.
Emblema di quelle popolazioni è la yurta, considerata la loro «casa mobile». Attualmente esse stanno vivendo un’epoca di grandi trasformazioni con il fenomeno della modernizzazione, particolarmente il Kazakhstan, la più grande repubblica ex sovietica dell’Asia centrale, che possiede notevoli potenzialità anche sul piano economico.
Le conoscenze di queste popolazioni mettono in evidenza la loro grande ricchezza umana e culturale. Il loro carattere multietnico ne fa un interessante laboratorio per sperimentare le possibilità di convivenza nella diversità delle culture.
I contributi che vengono presentati raccolgono studi compiuti nell’ultimo decennio da ricercatori kazaki e dell’Università di Bologna in una fruttuosa collaborazione nei campi dell’archeologia, della storia e dell’antropologia delle popolazioni del Kazakhstan.
L'evoluzione della vita è un fatto difficilmente contestabile. Il modo con cui è avvenuta è ancora oggetto di esplorazione della scienza. Sono state acquisite molte conoscenze, specialmente sulla storia evolutiva dell'uomo. A 150 anni dalla pubblicazione de L'origine della specie di Darwin la sua teoria continua ad avere una validità, anche se alla luce delle nuove scoperte si riconosce la necessità che sia integrata e ampliata nei meccanismi con cui si sono svolti i processi evolutivi. Vi sono fattori o modalità che ancora non conosciamo? L'evento "uomo" è da considerarsi un caso fortuito? E la peculiarità della cultura? Un'altra sfida riguarda la razionalità della natura e il suo possibile significato e finalismo. È da ammettersi un progetto superiore? Come può essersi realizzato? Che cosa pensare della teoria dell'Intelligent Design? Il volume di Fiorenzo Facchini, professore di Antropologia all'Università di Bologna, intende affrontare questi temi in una duplice fedeltà alle osservazioni della scienza e a un corretto ragionare filosofico e teologico, nella convinzione della possibilità di un accordo tra scienza e fede.
La storia delle origini dell'uomo è qui presentata in un organico affresco, che si fonda sulla documentazione paleoantropologica, paletnologica e ambientale. Il libro, cioè, studia non soltanto i fossili delle forme umane ritrovate sepolte nel terreno dei luoghi dove vissero milioni di anni fa, ma anche i loro spostamenti, le loro industrie, il loro modo di vita, il loro legame con l'ambiente, la loro cultura, di tipo progettuale e simbolico, i loro rapporti filetici.
Il ritmo continuo con cui avvengono le scoperte dei fossili umani rende sempre più affascinante lo studio della grande avventura dell’uomo sulla terra. Il suo cammino inizia da lontano. Le sue radici sono in parte comuni a quelle dei Primati non umani-Ominoidi (Aegyptopithecus, Proconsul, ecc.) e Ominidi (Australopithecus) -, ma la direzione evolutiva imboccata con il genere Homo, Homo habilis, Homo erectus, Homo neanderthalensis, fino alla forma moderna Homo sapiens sapiens, ha una sua unicità derivante dallo sviluppo sul piano biologico (aumento del volume cerebrale), e, soprattutto, dal progresso sul piano culturale (le tecnologie della lavorazione della pietra, la nascita del linguaggio, del senso religioso, dell’arte). La storia delle origini dell’uomo è qui presentata in un ampio e organico affresco, che si fonda sulla documentazione paleoantropologica, paleontologica e ambientale. Il libro, cioè, studia non soltanto i fossili delle forme umane ritrovate sepolte nel terreno dei luoghi dove vissero milioni di anni fa, ma anche i loro spostamenti, le loro industrie, il loro modo di vita, il loro legame con l’ambiente, la loro cultura - di tipo progettuale e simbolico -, i loro rapporti filetici.
Proprio oggi che la polemica tra darwinismo e creazionismo cresce sempre più, la grande domanda sulle origini dell’uomo diventa incandescente in tutta la sua intrigante inquietudine. Come tenere insieme i dati della scienza, che ci parlano di una catena lunga milioni di anni dai primi ominidi fino a noi, con l’affermazione della fede sulla creazione dell’uomo da parte di Dio? Per rispondere a questa domanda senza sacrificare né le ragioni della scienza né le ragioni della fede occorre una competenza particolare, in entrambi i campi. Come quella dell’autore di questo libro. Il libro, così, con stile chiaro e a tratti brillante, si offre come una risposta serena, aggiornata e convincente a una delle più complesse questioni che sfidano il senso della nostra vita.
Fiorenzo Facchini è titolate della cattedra di paleoantropologia presso il Dipartimento di biologia evoluzionistica sperimentale dell’Università di Bologna, dove è anche il responsabile del Museo di antropologia. È inoltre sacerdote della diocesi di Bologna. Ha pubblicato molti articoli specialistici e numerosi volumi. Collabora con il quotidiano Avvenire.