Da parecchi anni cerco di pensare all'attività di ascolto musicale, quando vissuta in più di due persone, come ad un'occasione che consenta incontri, scambi, trasformazioni nel gruppo. Questo, normalmente, non accade. In diverse situazioni sociali, ivi comprese quelle che prevedono l'ascolto di musica, la dinamica di gruppo prevalente è quella del parallelismo : siamo in tanti, forse compiamo anche le stesse azioni, ma ciascuno vive l'evento grosso modo per conto suo. I "giochi d'ascolto" sono allora attività in cui una musica, ascoltata insieme con intenzionalità, funziona come rete, sostegno e suggeritore per il realizzarsi dell'interazione, generando un compiacimento di sé come gruppo, un rinnovato desiderio a stare con gli altri e anche a stare con la musica.
L'insegnamento della musica richiede una preliminare messa a fuoco dei concetti fondanti della disciplina, ottenuta a partire non dalle definizioni grammaticali, ma dall'osservazione dei repertori e delle esperienze d'ascolto condivise. A questo fine, le autrici propongono un itinerario di autoformazione in cui suono, ritmo, melodia, armonia e forma musicali sono indagati e descritti nelle loro valenze effettive di canali e sistemi comunicativi. Tale prospettiva, insieme a una modalità espositiva di tipo induttivo, sostenuta da frequenti indicazioni per la navigazione musicale on line, fa di questo testo uno strumento importante sia per gli insegnanti di musica in servizio, sia per quelli ancora in formazione, nelle università o nei conservatori, sia per tutti coloro che, appassionati di musica, desiderano meglio comprendere le caratteristiche di questo linguaggio straordinario.