L'autore segue Tommaso sia nel distinguere differenti sfere e dimensioni dei beni personali e sociali, sia nel riconoscere diverse azioni e politiche che verso di essi si indirizzano. Ciò lo conduce alla riflessione di specifiche idee a proposito delle condizioni della comunità, le quali sono, a loro volta, condizioni politiche e giuridiche. Egli cita Tommaso a riguardo dell'esigenza di un solido amore del bene pubblico e suggerisce che esso può essere inteso nei termini di un concetto non così centrale negli scritti di Tommaso, vale a dire il concetto di cultura. Si tratta di un'idea molto interessante che apre ad un potenziale legame del pensiero tomassiano al mondo contemporaneo.
Le norme morali inderogabili sono poche ma strategiche, in quanto formano un argine insuperabile contro quell'etica proporzionalistica secondo la quale sempre può esserci un bene maggiore a dar liceità a ogni comportamento umano. Un libro solidamente chiarificatore, scritto da un filosofo del diritto di Oxford (pp. 128).