Usciti per la prima volta su rivista tra il 1928 e il 1929, questi due racconti ("Il più presuntuoso" e "La vita perfetta") hanno entrambi per protagonista Basil Duke Lee, presuntuoso adolescente americano in cui si ritrovano molti tratti dello stesso Fitzgerald, che scrive queste storie ripensando alla sua giovinezza nel Midwest. Sul New York Times il critico Edith Walton definisce i racconti di Basil dei piccoli capolavori, che documentano l'evoluzione di Fitzgerald come scrittore: se manca qui la nostalgia del passato tipica della sua produzione più matura, troviamo invece le aspettative giovanili descritte alla luce dell'esperienza, nel dispiegarsi inesorabile del destino.
Sai, dopotutto sei un po' complicata. Oh, no, si affrettò a rassicurarlo. Non lo sono per niente, sono solo, sono solo un sacco di persone diverse, ma tutte semplici
Il giovane James Gatz, nato da una famiglia umile, decade di andarsene dal Nord Dakota con la volontà di trasformare se stesso e la sua identità: diventa cosi Jay Gatsby. A Louisville, dove si trova per l'addestramento militare, conosce Daisy Fay, della quale si innamora; una volta tornato in Europa dopo la prima guerra mondiale, però, Gatsby scopre che la sua amata si è sposata con un noto giocatore di polo di Chicago. Qui comincia il suo percorso per riconquistarla, raccontato dalla voce narrante del romanzo, Nick Carraway, cugino di Daisy e vicino di casa di Gatsby. La zona di Long Island in cui vivono brulica di nuovi ricchi il cui unico interesse è organizzare feste e ricevimenti esclusivi, ma in realtà nasconde un mondo fatto di solitudine e fragilità. Gatsby, che ormai fa parte di questa società "sfavillante, dopo essersi reso conto che per realizzare il proprio sogno non è sufficiente possedere qualunque mezzo, subirà una fine infelice, disperato d'amore per la bella Daisy.
Rientrato in America dopo aver frequentato l’ambiente di Oxford, Jay Gatsby compra un’enorme villa e organizza feste sfarzose. La sontuosa dimora si trova proprio di fronte alla casa in cui la giovane e affascinante ereditiera Daisy Fay trascorre le estati con il marito, famoso giocatore di polo. Tra identità fittizie e affari illeciti, cinismo e tenerezza, solitudine e mancanza di affetti autentici, la tragedia di Gatsby, eroe romantico e sognatore, finisce per coincidere con lo sfavillio e la decomposizione del mito americano negli anni tra le due guerre.
Sommario
Il grande Gatsby. Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Otto. Nove. Gatsby, ossia dell'amore di Carola Barbero
Note sull'autore
Francis Scott Fitzgerald (1896-1940), tra i maggiori scrittori americani del ‘900, raggiunge la notorietà con la pubblicazione del suo primo romanzo, Di qua dal Paradiso, e il successo nel 1925 con Il grande Gatsby. Divenuto ricco e celebre, si trasferisce per alcuni anni in Francia, dove frequenta l'ambiente letterario e mondano. Tornato in America, si stabilisce a Long Island, ma la malattia mentale della moglie, che ispira il romanzo Tenera è la notte, e il progressivo disinteresse del pubblico segnano il tramonto della sua carriera. Carola Barbero insegna Filosofia del linguaggio e Filosofia della letteratura all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni: Chi ha paura di Mr Hyde? (il Nuovo Melangolo 2010), La biblioteca delle emozioni (Ponte alle Grazie 2012), Filosofia della Letteratura (Carocci 2013), L’arte di nuotare (il Nuovo Melangolo 2016), Attesa (Mursia 2016), Significato (con S. Caputo, Carocci 2018).
"Gli ultimi fuochi" è il lascito di un romanzo incompiuto che Francis Scott Fitzgerald non terminò a causa di un attacco cardiaco, e che possiede tutte le caratteristiche del capolavoro letterario. L'autore vi lavorò quando la sua stella era declinata e aveva cercato, senza successo, di far carriera nel mondo hollywoodiano come sceneggiatore. La sua esperienze trova eco nell'opera che solleva il sipario sul retroscena del mondo della produzione cinematografica: Fitzgerald coglie la cupidigia degli azionisti e dei direttori amministrativi, il servilismo dei dipendenti, l'esibizionismo delle star e la facilità con cui si entra e si esce dalla scena, per essere abbandonati lontani dai riflettori. Si contano innumerevoli appunti e commenti dell'autore, intenzionato dunque a scrivere un romanzo curato nei minimi dettagli e quanto più fedele al mondo reale. Nulla, invece, è stato ritrovato sull'epilogo e l'incompiuto lascia sempre spazio all'immaginazione del lettore e a tutte le possibili alternative.
Usciti sul "Saturday Evening Post" tra il 1929 e il 1931, questi due racconti di F.S. Fitzgerald ambientati in Minnesota, sono rimasti finora inediti in Italia. In "L'esclusione" il giovane Forest Winslow s'innamora della bella Alida Rikker, figlia di un uomo d'affari dalla pessima reputazione: per lei sfiderà i pregiudizi dei genitori, trovando la felicità oltre ogni ipocrisia. In "Alla tua età", invece, il cinquantenne Tom Squires s'invaghisce di Annie e della sua giovinezza, che gli appare come un ultimo struggente fremito di primavera nel bel mezzo dell'inverno.
Giovanissimo, Fitzgerald si pose tre obiettivi: sposare Zelda Sayre, scrivere libri di «valore perenne» e guadagnare un sacco di soldi per vivere «sopra gli schemi». Ma com'era veramente la sua vita? Un tripudio di feste, ville e sregolatezza? In questo libro sono raccolte le lettere che scrisse al suo editor Perkins, al suo agente Ober e agli amici scrittori - Hemingway, Wilson - che ebbero un ruolo cruciale nella sua esistenza; lettere che mostrano il ritratto di uno scrittore triste, fragile e solo, indefesso nella sua missione, un intellettuale che interveniva in tutte le fasi del lavoro editoriale dei propri libri e di quelli degli altri (fu accanito lettore di manoscritti, scout, editor), un talento immenso che in nome dell'arte si è sacrificato fino a consumarsi.
A distanza di oltre ottanta anni, vedono la luce gli ultimi racconti inediti di Francis Scott Fitzgerald. Un evento editoriale di portata internazionale, che consegna al lettore l'ultima produzione dello scrittore de "Il grande Gatsby" e "Tenera è la notte". Si tratta di short stories inviate singolarmente, nel corso degli anni Trenta, a diverse riviste e testate cui sì aggiungono alcuni soggetti per il cinema. Sono storie nelle quali giovani uomini e giovani donne parlano e pensano in una lingua nuova per l'epoca, senza censure, senza limitazioni, di matrimonio, di amore e sessualità; ci sono finestre spalancate sui sanatori e le cliniche psichiatriche, le stesse che ospitarono Zelda Fitzgerald nell'ultima parte della sua vita; ci sono spaccati della guerra civile, senza sconti alla violenza di quel momento fondante della storia americana; ci sono le montagne del North Carolina, che Francis frequentò a lungo per curare la sua salute, e l'amatissima New York, ora con meno luci, quasi periferica, più vera. C'è il mondo del cinema, scintillante ma non immune alle malinconie, e ci sono i ricchi, quella frangia della società che Fitzgerald come nessun altro aveva saputo raccontare negli anni Venti, accanto ai poveri resi sempre più poveri dalla Grande depressione. Soprattutto, "Per te morirei", grazie anche all'attenta curatela di Anne Margaret Daniel, è un affresco illuminante sul processo creativo di uno scrittore che, perfino nell'ultima parte della sua carriera, afflitto da difficoltà economiche, non fu disposto a compromessi o interferenze. Ritroviamo in tutta la sua energia la prosa elegante, acuta, sorprendente di Fitzgerald, il talento puro e la voce inconfondibile di uno dei più grandi autori del Novecento.
Il libro, come un grande affresco, abbonda di episodi e personaggi, ma ha al centro la vicenda di corruzione morale dei coniugi Diver. Lui, Dick, psichiatra, incontra nel corso della sua attività clinica una giovane donna, Nicole Warren, sofferente di manie di persecuzione per aver avuto rapporti incestuosi con il padre. Nonostante il parere contrario di molti suoi colleghi, decide di sposarla, ripromettendosi di "restaurarle l'universo". Passano alcuni anni; lui, godendo della ricchezza della moglie, progressivamente perde interesse per la propria attività professionale. Si ritrovano sulla Costa Azzurra assieme a una strana coorte di personaggi, alcuni dei quali innamorati della donna. C'è una giovane interessata invece a Dick, Rosemary. Sarà la "storia" che fa precipitare il precario equilibrio della coppia. Un libro in cui i grandi temi di Fitzgerald - la felicità, lo spreco, il fascino, il danaro - trovano il loro scenario più adatto, in un contesto linguistico fastoso e spettrale.
Raccolti sotto il titolo del film nato da un soggetto per il cinema dello stesso Fitzgerald, due racconti che descrivono la Parigi del grande scrittore. Il primo, "Babilonia rivisitata", è l'amaro ritorno nellacittà degli eccessi passati, che spogliati dalla follia dei sogni lasciano il passo a un brusco risveglio. Il secondo, "Notizie da Parigi, quindici anni fa" fotografa invece la fragile leggerezza di quegli anni: una manciata di pagine per raccontare la giostra d'incontri e lo spensierato vagare nella Parigi dei primi anni Venti.