In un confronto critico con filosofi moderni e contemporanei questo libro mira a far vedere come Tommaso d'Aquino sia un interlocutore importante per affrontare alcune delle questioni scottanti di oggi: dal problema etico alle radici della disumanizzazione; dalla vocazione veritativa dell'uomo alla ricerca dell'assoluto nel rapporto tra ragione, problematicità e fede; dal problema dell'ateismo a quello dell'umana sofferenza; dal problema dell'amicizia a quello della piena realizzazione della persona. Nell'indagine su tali questioni emerge il contributo del genio speculativo dell'Aquinate.
In questa ricerca Tommaso d’Aquino emerge come interlocutore di rilievo nel dibattito filosofico contemporaneo su temi di indubbio interesse, come la prospettiva gnoseologica sulla conoscenza veritativa, la tensione al bene, la libertà e l’identità umana, ragione e passioni, amore e amicizia, riconoscimento e dignità umana, felicità e fine ultimo. La vitalità della filosofia di Tommaso si riscontra non solo in quei pensatori che, nel nostro tempo, la prendono come punto di riferimento nei propri originali itinerari di ricerca (Edith Stein, Cornelio Fabro), o nelle cui posizioni si può riconoscere un’influenza tommasiana, almeno indiretta (Charles Taylor, Alasdair MacIntyre), ma anche di fronte a problemi e istanze provenienti da chi si considera su posizioni diverse o, addirittura, in radicale discontinuità rispetto all’Aquinate (Kant, Sartre, Habermas, Honneth, Ricoeur). Infatti riguardo a quei problemi è possibile, con il contributo di illustri tomisti contemporanei, rinvenire nella prospettiva tommasiana risposte non evasive.