Tommaso Gallarati Scotti (Milano, 1878-1966), letterato e scrittore, esponente di una delle più illustri famiglie nobili lombarde, tra Otto e Novecento fu personaggio di spicco nel cattolicesimo milanese, vicino al movimento modernista. Volontario tra gli alpini, nel novembre 1916 fu chiamato al Comando supremo da Luigi Cadorna, al cui seguito partecipò alla conferenza della Pace del 1919. Nel dopoguerra fu tra i primi a rendersi conto della pericolosità del movimento fascista, che avversò e da cui fu combattuto. Il Diario, che viene qui proposto nella sua interezza, comincia proprio con la sua fuga dall'Italia dopo l'8 settembre, per sottrarsi alle ricerche della polizia fascista, e prosegue con la narrazione della sua vita di esule in Svizzera e dell'esperienza diplomatica in Spagna e in Gran Bretagna. Chiamato infatti nel luglio 1944 a ricoprire il ruolo di ambasciatore a Madrid, svolse con competenza e naturalezza un mestiere che non aveva mai fatto e si dimostrò uno dei migliori ambasciatori di quella nuova Italia che si stava ricostituendo nel Sud, quando al Nord infuriava ancora la guerra. La buona prova offerta a Madrid gli valse nell'ottobre 1947 la nomina di ambasciatore a Londra, incarico di grande responsabilità. Contribuendo al riavvicinamento tra Italia e Gran Bretagna, rilanciò il Paese nei rapporti diplomatici internazionali, ma un contrasto con la politica di De Gasperi sul problema di Trieste lo indusse a dimettersi alla fine del 1951.
"Io ho desiderato di scrivere la storia della sua anima", rivela Gallarati Scotti presentando al lettore la sua opera. La biografia di Antonio Fogazzaro vuole essere infatti l'ambiziosa interpretazione della personalità intellettuale e spirituale del grande scrittore, una ricostruzione intensa e partecipata proposta da chi l'aveva conosciuto e ammirato come artista e come amico. Attraverso una ricca rete di informazioni, di documenti e di testimonianze, Gallarati Scotti tesse la trama complessa di una vita scrutata in profondità. Di Fogazzaro si narra la biografia a partire dalla primissima infanzia, intercettando i grandi eventi e i dibattiti storici che lo videro protagonista, la complessità della politica italiana nei primi decenni postunitari, il delicato rapporto tra scienza e religione, i fermenti della corrente modernista. Ma accanto all'uomo pubblico, Gallarati Scotti descrive l'uomo privato e ne indaga le inquiete problematiche attraverso una lettura puntuale delle opere letterarie, dove l'autore rivela la sua interiorità. L'analisi soprattutto dei romanzi di Fogazzaro è dunque il filo conduttore attraverso cui si dipana la narrazione della sua vita intima, perché "col romanzo egli inizia una forma d'arte così penetrata di tutte le sue esperienze, che in esso lo potremo ritrovare sempre, quale fu veramente nello sviluppo dei suoi sentimenti di amore, di dolore, di fede e di dubbio".
Riproposizione della biografia di S. Francesco (1926) fatta da uno dei migliori letterati italiani dell'inizio di questo secolo. L'autore di questa biografia si e`spogliato da ogni visione personale e d'ogni interpret azione soggettiva, per presentare nella sua linearita e semplicita storica la vita del santo di assisi cosi`come ce l'h anno tramandata le fonti francescane. Benche scritta con la finezza letteraria e la partecipazione spirituale che l'autore aveva dimostrato n elle biografie pubblicate da poco, questa vita ha tuttavia una carattere prevalentemente divulgativo, mira cioh ad una piu`vasta diffusione anche a livello popolare: il che l'ha s ottratta, evidentemente, all' interesse dei dotti e dei crit