Questo libro, ricco di consigli pratici, aiuta a sentire il lavoro non come un peso, ma come arricchimento della persona, come partecipazione alla forza creatrice di Dio.
Un libro per gestire creativamente lo stress e ritrovare la voglia di vivere.
Poniamo la nostra giornata nelle mani di Dio: dal mattino alla sera sentiremo la sua presenza e le sue benedizioni. Coed
Digiunare può essere un dono? Non si tratta di una contraddizione in termini?
Gli autori vogliono proprio sfatare la visione riduttiva del digiuno ed esortano al «digiuno come aiuto vitale nella sfera fisica, psicologica e spirituale» dando nuovo impulso a questo «tesoro nel campo della Chiesa».
Essi infatti propongono una concezione del digiuno come invito a passare da un nutrimento esterno a uno interiore, a liberarsi dei pesi superflui, a prendersi del tempo per se stessi.
Come occasione, per rendersi consapevoli lungo il cammino di una conoscenza responsabile di se stessi, del proprio stile di vita, dei propri rapporti con il prossimo e con Dio.
Destinatari
Pubblico ampio, di laici e religiosi interessati alla riscoperta e all’approfondimento di questo tema. Lettori affezionati di Grün.
Autori
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera.Laureato in teologia,svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Peter Müller, nato nel 1943, è laureato in teologia e in pedagogia. Dal 1975 al 2003 è stato alla guida del Centro Cattolico di Formazione per Adulti di Rottweil e da più di dieci anni conduce gruppi di digiuno.Trainer di suggestopedagogia (un particolare metodo di insegnamento e apprendimento), scrittore e relatore, vive e lavora da trent’anni a Rottweil.
In breve
Otium è essere capaci di fare silenzio. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare, a tendere l’orecchio interiore per entrare nel mistero delle cose. Otium è allora il luogo della contemplazione. Se non vuoi sapere una moltitudine disparata di cose, ma conoscere la sostanza dell’essere, allora prenditi del tempo, assapora l’otium.
Descrizione
«Il riposo e la calma sono dire di sì al mondo, dire di sì alla vita e dire di sì a noi stessi. Felici sono quegli attimi in cui non vogliamo nulla, ma siamo presenti, privi di qualsiasi intenzionalità, in armonia con la nostra anima, in armonia con il mondo» (Anselm Grün).
Prendetevi tempo, assaporate l’otium.
L’otium è la capacità di fare silenzio e tacere. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare. Nell’ascolto tendo l’orecchio per entrare nel mistero delle cose. L’otium è il luogo della contemplazione, dell’osservazione prolungata del mistero delle cose. Non voglio sapere una moltitudine disparata di cose, ma ambisco a conoscere la sostanza dell’essere.
"Il corpo sente meglio dell'orecchio", dice un proverbio. Il corpo ascolta la nostra anima e percepisce che cosa essa ci vuole dire. A volte reagisce anche con la malattia, per segnalarci qualcosa. Esiste un'arte spirituale della vita sana, che prende sul serio tanto il corpo, quanto l'anima. È quell'arte di vivere che Anselm Grün ci fa conoscere.
Nell'inno alla carità Paolo non vuole chiederci troppo, ma indicarci una via attraverso la quale possiamo vivere in modo autentico, attraverso la quale la nostra vita acquista un nuovo sapore, attraverso la quale viene ricolmata e resa magica dal sapore di Gesù.