
Un itinerario per condurre il lettore a scoprire la verità di se stesso e la presenza di Cristo in tutte le cose, seguendo le sette parole di Gesù: «Io sono il pane... il vino, l'acqua, la luce, la porta, la risurrezione, la vita».
Un libro per riscoprire, oggi, i racconti sui Padri del deserto con la guida di Anselm Grün.
Molti oggi desiderano vivere con maggiore consapevolezza l'anno liturgico. Il suo ritmo è sentito come qualcosa di benefico: controbilancia la frenesia del lavoro che, in contrasto con il nostro "orologio interiore", ci impone di essere costantemente efficienti e disponibili, e ci mette sotto pressione. Ebbene, in questo libro Anselm Grün reinterpreta in una chiave totalmente nuova le feste dell'anno: dapprima ne spiega il retroterra storico e tradizionale, poi apre prospettive su come esse possano riacquistare un significato più profondo per l'oggi. E lo fa ricorrendo a delle immagini. L'anima ha bisogno di immagini. Ci sono certe immagini - quelle che lo psicologo Carl Jung chiamava "archetipiche" - che hanno una forza sanante: fanno bene all'anima, guariscono, accompagnano nel cammino di umanizzazione. Spiega Grün: immagini bene che del genere ci sono presentate - come un sistema terapeutico - dall'anno liturgico cristiano, nelle diverse solennità e nei diversi tempi. Non sono un insegnamento autoritario, ma una scuola di vita che chiede di imprimere in noi i suoi valori, affinché noi, tramite le immagini interiori, entriamo sempre più in contatto con l'immagine unica, genuina, originaria che Dio si è fatto di ciascuno di noi.
Spesso tendiamo verso qualcosa, che ci attrae e ci procura sicurezza, che ci possa far riuscire nella vita. Con questo libro Anselm Grün, monaco benedettino e tra gli autori cristiani più letti del nostro tempo, ci trasmette il coraggio e la fiducia che ci servono per affrontare le difficoltà, per superare le tempeste della vita. Infatti dobbiamo confidare in Dio per sapere che non possiamo cadere più in basso, perché Dio ci tiene per mano.
ZI genitori dovrebbero essere più autoritari o condiscendenti? Privilegiare il rendimento o il tempo da trascorrere assieme ai figli? I concetti di «madri-tigre», «genitori-elicottero» e «generazione-fragola» simboleggiano diverse modalità educative del nostro tempo. Hsin-Ju Wu e Anselm Grün mettono a confronto le concezioni educative dell’Oriente e dell’Occidente. La convinzione che anima entrambi è che i figli hanno bisogno di un chiaro orientamento per affrontare la sfida di crescere e di sviluppare una personalità matura.
Ai nostri giorni, in cui così tanti stimoli si riversano su di noi e siamo martellati da più parti su come dovremmo vivere, sentiamo spesso bisogno di trovare un appiglio nell'incertezza, nella confusione. Gli atteggiamenti descritti in questo libro intendono proprio fungere da appiglio per la nostra vita: meglio, per trasformare la nostra vita, per farci vivere bene. Certo, non possiamo sempre scegliere le circostanze esterne della nostra vita, ma dipende da noi quali traguardi ci prefiggiamo e quale direzione prendiamo. Gli atteggiamenti esistenziali qui esemplificati da Anselm Grün ci aiutano a seguire la nostra strada, quella che conduce alla nostra intima essenza. Perché in noi ci sono più potenzialità di quanto non pensiamo! «Con questo libro vorrei invitarvi a scoprire in voi stessi nuovi modi possibili di vivere che conducono a maggior vitalità, libertà, pace e amore. Ritenevi capaci di realizzare qualcosa! Abbiate fiducia nella vita che è in voi! Siete molto più capaci di quanto pensiate. E il vostro modo di vivere trasformerà non soltanto voi stessi, ma anche il mondo tutt'intorno a voi» (A. Grün).
Per ogni giorno dell'Avvento l'autore suggerisce una riflessione, un esercizio pratico e un piccolo rituale da sperimentare concretamente, anche insieme ad amici e familiari per riscoprire la ricchezza esistenziale dell'Avvento e del Natale. Per ognuna delle quattro domeniche di Avvento, viene poi offerta una breve meditazione che aiuta ad approfondire il mistero e la magia di questo tempo speciale. Infine Grünn spiega, facendone emergere tutta la potenza positiva, i simboli dell'Avvento e del Natale: il bambino divino, la corona, la candela, il presepio, l'albero, l'angelo, la stella, la notte santa?
Nel mondo di oggi, caratterizzato da una mobilità illimitata ma anche da un crescente disorientamento culturale e religioso, avvertiamo sempre più chiaramente la nostalgia della patria, un concetto che sembrava obsoleto. Nella sua indagine Anselm Grun non si limita ai luoghi che ci sono familiari, come quelli dell’infanzia. Il concetto di “patria” non è circoscrivibile in uno spazio fisico: abbraccia la lingua, la musica, i ricordi, la fede nella quale siamo cresciuti. Si arriva fino ai social network, nei quali le persone si “incontrano” e creano comunità di tipo nuovo. La patria è tutto ciò che ci dà sicurezza nella vita, scrive Grun: persone comprensive, luoghi amati, il senso di protezione che possiamo trovare in Dio. Attraverso un percorso guidato, l’autore ci invita a compiere una ricerca personale, aiutandoci a capire, grazie ai pratici suggerimenti collocati al termine di ogni capitolo, come ciascuno di noi può ritrovare la propria vera patria.
En medio del bullicio de nuestro tiempo, son muchas las personas que sienten la necesidad de liberarse de su ruidoso ajetreo y encontrar la tranquilidad. A otros, en cambio, el silencio les resulta arduo y penoso.
Los monjes, tan dados al silencio, no hablan apasionadamente del mismo. El apasionarse es siempre un síntoma de que se han proyectado demasiados deseos inconscientes en un objeto. En los escritos monásticos se habla con mucha sobriedad del silencio, que nunca es definido como el único medio del camino espiritual, sino que es contemplado siempre en relación con todos los demás medios con los que el monje ha de familiarizarse: la oración, la meditación, la dirección espiritual, el trabajo, el ayuno, la limosna, el amor al hermano y la práctica de la hospitalidad. El silencio como camino espiritual consta de tres fases: el encuentro consigo mismo, el desprendimiento o liberación, y la unidad con Dios y con uno mismo.
El silencio es más que ausencia de palabras. Es una premisa para el cambio personal y, al mismo tiempo, un primer paso a lo largo del camino interior. Con ayuda del silencio, el ser humano accede a sí mismo, a la oración, y al diálogo con Dios.
BIOGRAFÍA
ANSELM GRÜN, nacido en 1945, monje y administrador de la abadía benedictina de Münsterschwarzach, es acompañante y consejero espiritual de muchas personas y uno de los autores cristianos más leídos de la actualidad.
Las emociones nos dinamizan. Nos ponen en movimiento y modelan no solo nuestra interioridad, sino también nuestra conducta y nuestra relación con el mundo y con los demás.
Al mismo tiempo, las emociones son ambivalentes. No suelen ser claras e inequívocas. Pueden avasallarnos y paralizarnos, o pueden estimularnos a emprender algo. Muchas veces no somos capaces de entenderlas acertadamente, pero necesitamos comprenderlas para clarificarlas y transformarlas. De ese modo suscitarán en nosotros un dinamismo que nos impulsará para trabajar por un mundo y un futuro mejores para todos.
«Al leer mis palabras sobre las emociones vas a entrar en relación contigo mismo: vas a descubrir tus propios sentimientos y emociones y, con ello, vas a explorar tu interior. Vas a leer también algo sobre tu propia persona. Tal vez lo que yo escribo no se corresponda siempre con tu autopercepción personal. Si así fuera, mis ideas serían una invitación a que formules con tus propias palabras tus emociones personales» (Anselm Grün).
ANSELM GRÜN, doctor en teología y administrador de la abadía de Münsterschwarzach, es uno de los maestros espirituales más apreciados en la actualidad. Las ediciones de sus libros, traducidos a más de veinte lenguas, alcanzan millones de ejemplares. Sal Terrae, que ha publicado más de sesenta obras suyas, es su editorial de referencia en lengua española.