La precoce vocazione di poeta lirico di Hikmet, teso al dialogo con il lettore e con se stesso, nonché al rispecchiarsi, sinuoso e cangiante, del paesaggio esteriore in quello interiore («Chi enumera a memoria i nomi delle stelle / io declino invece nostalgie»), non è mai disgiunta dall'impegno civile. L'invalsa distinzione tra poesie dal carcere e di lotta e poesie d'amore va perciò superata: non si tratta di due filoni distinti dell'opera di Hikmet, ma di motivi profondamente interconnessi nella sua poesia. A tale idea si ispira questa antologia: i testi proposti appartengono all'intero arco della vita del poeta, dai primi anni Venti, quelli della scoperta dell'Anatolia e dell'Unione Sovietica, fino all'asilo ottenuto a Mosca, per sfuggire all'isolamento e a una condanna ormai decretati per lui in patria. In quella Turchia, cioè, dove queste sue poesie intense e vibranti resteranno vietate, o censurate, sino a pochi decenni fa.
Pubblicato nel 1962, un anno prima della sua morte in esilio a Mosca, “Gran bella è cosa vivere, miei cari!” è un romanzo la cui gestazione ha accompagnato gran parte della vita di Hikmet. Pur trattandosi di un'opera di fiction, le vicende che Hikmet racconta sono attinte dalla sua biografia: sua è la voce del narratore, un uomo morso da un cane rabbioso che attende la fine del periodo di incubazione isolato in una capanna dell'Anatolia lasciandosi andare alle intermittenze della memoria e del cuore; suo è il “materiale di vita” che si accumula nelle pagine, gli squarci sull'infanzia, i momenti di attivismo politico, le sofferenze dell'esilio; suo l'incancellabile ricordo di un'amatissima donna, Anushka, sfuggente e contesa.
Partecipe in eguale misura dell'estrema dolcezza orientale e di una certa crudezza di ritmi di tipo occidentale, in queste "Poesie d'amore" Hikmet mostra le due facce della sua natura, lirica ed epica, saldate in un risultato unico. Versi immortali, che riassumono nell'elemento erotico i diversi aspetti dell'attività e dell'esperienza dell'autore, poeta d'amore perché prima di tutto poeta di battaglie e di idee. L'Audiobook propone la versione integrale delle sue poesie.
Partecipe in eguale misura dell'estrema dolcezza orientale e di una certa crudezza di ritmi di tipo occidentale, in queste "Poesie d'amore", accompagnate dalle foto di Robert Doisneau, Hikmet ci mostra le due facce della sua natura, lirica ed epica, saldate in un risultato unico. Versi immortali, che riassumono nell'elemento erotico i diversi aspetti dell'attività e dell'esperienza dell'autore, poeta d'amore perché prima di tutto poeta di battaglie e di idee.
Partecipe in eguale misura dell'estrema dolcezza orientale e di una certa crudezza di ritmi di tipo occidentale, in queste "Poesie d'amore" Hikmet ci mostra le due facce della sua natura, lirica ed epica, saldate in un risultato unico. Versi immortali, che riassumono nell'elemento erotico i diversi aspetti dell'attività e dell'esperienza dell'autore, poeta d'amore perché prima di tutto poeta di battaglie e di idee.