Speranze e nostalgie, desideri e rimpianti, pregiudizi ed esperienze, di chi si è allontanato dalle proprie origini. Più della metà degli italiani non vive nel posto dove è nato e, spesso, viaggia regolarmente tra più città. Che si parta per studio, per intraprendere carriere, per spirito d'avventura o perché si deve, nella biografia di ciascuno vi sono luoghi lasciati e ritrovati, confronti, tentativi di integrarsi, spaesamenti, ma anche affrancamenti e conquiste. Un insieme di emozioni e vissuti ambivalenti che costituisce la trama di questo confronto tra due sociologi, condotto anche a partire dalle loro esperienze personali: un professore milanese stabilitosi in Calabria e il suo allievo che ha vissuto il percorso inverso. Un piccolo contributo a una «storia intima» d'Italia, un esercizio di empatia per favorire la capacità di ciascuno di immaginare e comprendere l'altro.
La storia della sociologia, nella ricchezza dei suoi discorsi e nella varietà delle sue pratiche, non è unificata tanto da un oggetto o da un metodo determinati quanto da uno specifico tipo di curiosità scientifica: una curiosità per la vita sociale che ne mette in questione le forme rinunciando programmaticamente a considerarle scontate. Rispettando la complessità della storia della sociologia, il libro ne offre una ricostruzione puntuale e documentata, che in questa edizione è stata aggiornata e arricchita da due nuovi capitoli sulla sociologia più recente. Una particolare attenzione ai rapporti tra la sociologia e le altre scienze sociali e la consapevolezza degli esiti più recenti della ricerca storiografica rendono l'esposizione originale in più punti, permettendo la rivalutazione di autori a volte sottostimati e inserendo problematiche non considerate dalla manualistica corrente. Agli studenti dei primi anni di università il libro si presenta come uno strumento rigoroso e una guida, ma per la sua chiarezza e per l'ampiezza dell'orizzonte proposto si offre come una lettura per tutti coloro che siano interessati a scoprire quanto la sociologia ha da dire sul mondo moderno e contemporaneo.
In una lettera a Theodor Adorno, Walter Benjamin rintracciava le origini della propria teoria sull'esperienza in una frase del fratello: "Dunque, saremmo stati qui". Il condizionale inserisce un dubbio in una constatazione altrimenti banale: l'elaborazione dell'esperienza si avvia mettendo in discussione ciò che è ovvio per il senso comune. L'esperienza è quello che si vive e si deposita nelle persone, ma è anche il movimento che a tratti fa chiedere il senso dello stare nel mondo e permette di trarre partito da ciò che si sa e di ri-orientare il cammino. Con un capitolo nuovo, scritto per l'occasione, l'autore ripropone un volume che ha aperto una nuova stagione negli studi delle scienze sociali e rappresenta un punto di riferimento fondamentale in materia.