lì volume raccoglie una serie di saggi di Vittorio Lanternari: produzione da principio incentrata specificamente nell'ambito della disciplina etnologica, dedita alle culture extra-occidentali delle società tradizionali convenzionalmente indicate con il nome di "primitivi" e via via ampliatasi all'analisi dei contesti religiosi tradizionali nel loro impatto con la modernità (religione popolare, feste, folklore) fino alla ricognizione dell'esplosione contemporanea di nuovi culti di segno terapeutico che si accompagnano alla consapevolezza della crisi ecologica pervasiva delle società occidentali.
Cinque capitoli riassumono gli aspetti principali della ricerca antropologica dell'autore: le religioni "primitive" e quelle "popolari" fino al dibattito tra marxismo e religione; il sincretismo religioso (Alessandro Magno, il Cattolicesimo come religione di Stato, i rapporti con gli Indios latino-americani), le droghe e i loro usi rituali iniziatici, il rapporto controverso e simbolico tra malattia religione e guarigione, per finire con le alterazioni culturali della percezione umana dei cinque sensi. Un testo per comprendere la visione scientifica di questo studioso che ha contribuito alla storia dell'antropologia italiana.
L'opera oltre a offrire uno strumento di lettura del fenomeno religioso tout court, presenta un vasto panorama dei movimenti social-religiosi sorti negli ultimi due secoli nel mondo extra occidentale: dai movimenti religiosi nativisti dell'Africa al culto del peyote tra gli americani, dai movimenti messianici neobrasiliani ai movimenti profetici melanesiani, dai Ras Tafari della Giamaica ai Mormoni degli Stati Uniti, fino alle nuove chiese e ai nuovi culti dell'Indonesia, del Vietnam, del Giappone. Vittorio Lanternari, allievo di Pettazzoni, insieme a De Martino e Brelich ha dato un enorme contributo allo sviluppo della storia delle religioni in Italia.
Gli studi di ecologia rivelano sistematicamente il proprio legame con aspetti pertinenti alle più varie discipline collaterali, quali l'etnologia, la storia, la bioetica, la teoria antropologica, la filosofia, la nuova etica transgenerazionale, la bioetica, l'epistemologia e i nuovi "diritti animali". Il volume offre l'intera ricchezza di tali intrecci disciplinari, rivelando tuttavia la più eterogenea convergenza d'interessi proprio nel campo della religione, vista in diverse combinazioni: dal "neopaganesimo" generico, o anche intrecciato con l'ecofemminismo, o con lo sciamanesimo, ai recentissimi movimenti ecologisti di aperta impronta cristiana.