Attraverso le sue rappresentazioni, l'arte sacra ci proietta in alcuni momenti della vita di Gesù, di Maria e dei santi, aiutandoci a trovare e a mantenere il giusto raccoglimento. Guardando un'opera d'arte abbiamo la possibilità di superare le barriere del tempo e dello spazio ed essere presenti lì, con Cristo, nei luoghi della sua passione; lì, con Maria e Giovanni, sotto la croce; lì, con la Maddalena, a piangere di gioia davanti al sepolcro vuoto.
Grazie all'arte sacra abbiamo la possibilità non tanto di guardare quello che è avvenuto in un tempo lontano, ma di rivivere oggi, di partecipare ora, in prima persona, agli eventi che le scene rappresentano. Secondo sant'Ignazio di Loyola, nella preghiera è necessario immaginare le scene evangeliche oggetto di meditazione, facendosi aiutare dalle immagini dei testi biblici, per poi entrarvi a far parte e divenire contemporanei al Mistero.
Questo libro evidenzia i benefici che lo studio dei beni culturali ecclesiastici può offrire alla didattica contemporanea. Nasce dall'esperienza di un laboratorio interdisciplinare di arte religiosa svolto presso alcuni istituti scolastici secondari di secondo grado che ha permesso di verificare l'incidenza positiva dello studio dei beni culturali sul processo di apprendimento degli alunni. Il testo mostra come i beni d'arte religiosa riescono a stimolare l'interesse, la creatività, la fantasia degli studenti, favorendo lo sviluppo di facoltà metacognitive (come la capacità degli alunni di autovalutare il proprio operato, o di comprendere i propri punti di forza e di debolezza, rendendo possibile la collaborazione tra più discipline {interdisciplinarietà}, e tra gli studenti che possono accrescere competenze trasversali attraverso lavori di gruppo e laboratori. Il libro mostra come l'introduzione a scuola dello studio dei beni culturali ecclesiastici\religiosi può favorire un apprendimento più efficace e maggiormente approfondito degli argomenti trattati, rendendo possibile il passaggio dalla scuola delle conoscenze, a quella delle competenze, in cui gli studenti sono in grado di calare nella realtà il proprio bagaglio conoscitivo e di integrarsi più adeguatamente nella loro società di appartenenza.
GIANLUCA LOPRESTI è insegnante di religione cattolica. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Religiose presso I'ISSR "Donnaregina" di Napoli e la Laurea in Giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Napoli "Federico I1". Ha ottenuto un Diploma di Master sulle fonti del Cristianesimo antico. È stato Cultore della Materia in Storia del Cristianesimo e in Diritto Ecclesiastico. È stato docente di Legislazione sui Beni Culturali.
Pubblicazioni dell'autore affini per tematica al presente volume sono i saggi: Diritto dei beni culturali d'interesse religioso. Storia e legislazione; Arte Cristiana e catechesi Piccola Galleria d'arte, storia e cristologia.
Con questo scritto proverò ad evidenziare le ragioni che inducono la Chiesa cattolica a ritenere l'arte religiosa e sacra, anche nel XXI secolo, un testimone credibile del Vangelo. Attraverso la ricostruzione storica dei primi secoli del Cristianesimo, metterò in luce l'impegno profuso dalla Chiesa nel salvaguardare le sacre immagini e nel promuoverne la diffusione e la venerazione. Particolare attenzione sarà dedicata all'attività artistica dei primi iconografi che, con ammirevole dedizione, si dedicarono alla ricerca, alla fedele riproduzione e alla trasmissione dei lineamenti autentici del volto di Cristo. Infine utilizzerò alcune opere d'arte religiosa come strumento di riflessione e catechesi.