Il volume offre un quadro sintetico e aggiornato dell'italiano variazionale. Dopo una breve introduzione che fa il punto sullo stato attuale della ricerca, dando spazio anche alle varietà d'italiano usate dagli stranieri, i vari capitoli delineano le diverse varietà dell'italiano sulla base dell'analisi di testi significativi, con particolare attenzione alle forme linguistiche ibride, alle nuove e meno nuove pratiche di scrittura digitata (e-mail, social network, ecc.), fino all'uso della gestualità concomitante al parlato.
Come comunicano gli uffici con i cittadini? Il cosiddetto burocratese, la lingua artificiosa e spesso oscura delle scritture amministrative è stato veramente semplificato come si è provato a fare dagli anni novanta in poi? Quali sono i tratti linguistici tipici del linguaggio burocratico? Il libro offre a lettori non specialisti le risposte a queste domande, partendo da un breve excursus sulla formazione del linguaggio burocratico per arrivare, anche attraverso l'analisi di un campione significativo di testi, a definirne le caratteristiche linguistiche e testuali e ad affrontare la questione della semplificazione del linguaggio amministrativo, spesso ancora oggi disattesa.