È il primo giorno dell'estate del 1990. Due giorni prima Roberto Baggio allo Stadio Olimpico di Roma aveva segnato alla Cecoslovacchia uno dei gol più belli e indimenticabili della sua carriera. Ma lontano dalle notti magiche dei Mondiali, in un campo di terra in una periferia residenziale dell'Aquila, quel 21 giugno del 1990, Michele, "il grande Michele", realizza tre gol diversi meravigliosi, tre gol più belli di quello, bellissimo, di Baggio. Lo fa davanti agli occhi ammirati e impotenti del narratore di questo romanzo, che gioca bene a calcio, ma non quanto Michele, il suo imbattibile rivale. È l'ultima estate dell'infanzia, il momento della vita in cui si smette di abitare l'infinito e ci si accorge dei propri limiti. Questo è, per il narratore, la scoperta del superiore talento di Michele: "la scoperta del limite e quindi la scoperta della morte e della vita". Perché "non c'è abbastanza spazio nel medesimo tempo e nel medesimo luogo per due abbastanza bravi nella medesima cosa; uno dei due deve cedere". Anni dopo il narratore, che ormai ha abbandonato da tempo l'Aquila e il condominio Prato Verde, tornerà per vedere che ne è stato di quell'estate, di Miriam, il suo primo amore, dell'anticonvenzionale padre Lucky e soprattutto cosa è successo al grande Michele, il cui talento non ha mai visto brillare negli stadi della serie A.
Annidata fra le montagne, la "Città" è reduce da un disastroso terremoto. Nel cupo Ospedale della Sacra Frattura la nascita di un bimbo, il piccolo Poppy, innesca una catena di vicende surreali e pericolosamente divertenti. Antipatie e odi irrisolti mettono a repentaglio gli equilibri delle due famiglie del neonato, i Bank e gli Hammer. Nel frattempo, alcune figure enigmatiche si dirigono verso l'ospedale: Don Sisma, gigantesco prete che semina distruzione, porta avanti inesorabile la propria missione battesimale; San G., etereo guru dai poteri sovrannaturali, levita sul caos crescente; Sylvanus, individuo selvatico tormentato dal proprio passato, dissemina manoscritti dentro alberi dal tronco cavo; sullo sfondo animali parlanti, uomini senza testa e medici sessuomani. Intanto l'Onni, megalomane capo del Governo Centrale, organizza un comizio per rabbonire la popolazione sfinita dall'attesa di una nuova casa. Il mondo in cui si svolge questo romanzo è un mondo incatenato a schermi televisivi pieni di programmi lobotomizzanti e slogan preconfezionati; l'arrivo di Poppy condurrà una società ormai allo sbando verso un'esplosiva catarsi da cui ripartire per ricostruire e ricostruirsi. Una scrittura debordante e naturalmente comica, un apparato di note che è quasi un libro nel libro, illustrazioni come piccole pietre miliari: La dissoluzione familiare è un viaggio dentro paesaggi onirici, che prende le mosse da una vicenda tragica per trasformarsi in uno sberleffo liberatorio