Un romanzo profetico (il nazismo è lì, in trasparenza) che delinea con crudo e grottesco sarcasmo il ritratto del perfetto suddito tedesco. Il protagonista, Diederich Essling, viene seguito a partire dall'infanzia segnata dalle prussiane frustate del padre fino al trionfo politico e sociale. Tutte le tappe della sua "maturazione" sono delineate e scandite con ritmica ferocia: la vita dissipata e gaglioffa delle associazioni studentesche con annessi duelli, tragiche bevute, vergognosi amorazzi, quella militare (che in sostanza ne è il doppione), l'assunzione di responsabilità nell'azienda paterna (condita di tante piccole e meno piccole malversazioni) e in famiglia (dove si atteggia a capofamiglia retto e irreprensibile)... Un capitolo a parte sono le sue vicende sentimentali, sempre dettate oltre che da una sordida sensualità, da una smania di "crescita" sociale. E poi, sopra tutto: la politica, nella quale si butta con goffaggine stolida ma vincente... Fantastica la conclusione quando, ottenuto il ruolo di conferenziere ufficiale nell'inaugurazione del monumento a Guglielmo II da lui fortemente voluto, la cerimonia viene rovinata da una tremenda tempesta. Tempesta che prefigura la devastante incipiente guerra. Perché, giova ricordarlo, il libro è stato scritto nel 1914 (ma pubblicato solo nel 1918, dopo molte esitazioni dell'editore). Prefazione di Luigi Forte.
Lo scambio epistolare tra i due fratelli Mann, testimonianza del legame fra la più singolare e illustre coppia di fratelli scrittori dell'età moderna, è uno strumento fondamentale per approfondire e analizzare il complesso rapporto che ha legato Thomas a Heinrich. Uniti dalla vocazione di scrittori, i Mann saranno sempre divisi dal diverso orientamento politico, di cui le lettere rispecchiano le varie fasi. Il conservatorismo apolitico di Thomas da una parte, l'evoluzione in senso democratico di Heinrich dall'altra, si fronteggiano negli anni 1914-18. Gli avvenimenti storici successivi faranno riavvicinare e convergere le loro strade, nella lotta contro il comune nemico.