Un ampio quadro della teologia di Ireneo di Lione, recentemente proclamato dottore della Chiesa per il suo contributo all'unità nella fede, apre la raccolta con l'intento di far conoscere una esemplare sintesi e lezione di metodo teologico. Seguono poi studi su Ambrogio (il paradiso terrestre, la creazione dell'uomo e della donna), Girolamo, Gregorio Magno e Agostino letto dai medievali; completano la raccolta due questioni pastorali: il senso della domenica e l'arte di evangelizzare.
Tema del volume è un elemento centrale della rivelazione cristiana: la creazione dell'uomo e della donna a immagine di Dio e del mistero della loro unione nel matrimonio. L'autore sviluppa la sua analisi a partire dalla lettura dei testi di due Padri della Chiesa, Ambrogio di Milano e Giovanni Crisostomo.
Un saggio prezioso su sant'Ambrogio, una delle figure più luminose della storia della Chiesa, sulla quale non ha mai cessato di diffondere la luce della sua dottrina e il fascino vivo della sua spiritualità. Da governatore (consularis) di Milano, in maniera inattesa e singolare ne divenne il vescovo, lasciandovi un'impronta indelebile nella fede, nella liturgia e nella stessa civiltà. Diverse vie si possono percorrere per entrare nella conoscenza di sant'Ambrogio, l'autore ne privilegia una che, più d'ogni altra, conduce all'intelligenza del suo animo e della sua mente: quella del rapporto che egli intratteneva col «Signore Gesù», come egli amava dire, cioè la via tracciata dalle sue preghiere ardenti e appassionate a Colui che definiva, con immagine ardita e singolare: «seme di tutte le cose» (semen omnium). Un saggio di lettura e studio.
Da Gesù agli apostoli, dalle prime comunità cristiane a personaggi come Ireneo, Ambrogio e Agostino, a Benedetto da Norcia e Pier Damiani, i Padri non sono affatto relegati in un passato ormai estinto, ma nostri contemporanei. Chi entra nella loro familiarità potrà sentire che ad essi ci si può affidare, come ad amici sempre presenti e disponibili ad aprire gli scrigni della loro sapienza per donarci, di volta in volta, qualcuno dei loro tesori. "Non valgono quanto alle loro personali opinioni, ma perché ci dicono quello che è ritenuto vero ed è sempre stato considerato tale da tutte le Chiese, ininterrottamente, dal tempo degli apostoli fino ai nostri giorni" (J.H. Newman).
Gesù ha paragonato il regno dei cieli a una festa di nozze che un padre organizza per suo figlio. Attorno a queste nozze ruota tutta una preparazione: tempi, cose e persone vengono predisposti in vista della loro buona riuscita e della gioia comune. Gesù intendeva concretamente parlare di sé e del suo amore per l’umanità, a manifestare il quale l’unione tra l’uomo e la donna è da sempre chiamata. Ricorrendo al pensiero dei Padri qui presi in esame, uno orientale e uno occidentale, si scopre la profondità inesauribile del disegno divino che, anche nel volgere vorticoso del costume contemporaneo, rimane vero.
Destinatari
Studenti di teologia.
Autore
GIORGIO MASCHIO, presbitero della diocesi di Vittorio Veneto, è docente nella Facoltà Teologica del Triveneto e nello Studio Teologico diocesano di Treviso-Vittorio Veneto. Tra le pubblicazioni su sant’Ambrogio Ambrogio di Milano e la Bibbia (Queriniana 2004) e La figura di Cristo nel Commento al Salmo 118 (Institutum patristicum augustinianum 2003), su sant’Ireneo Un destino fuori misura (Marcianum 2008) e su altri argomenti di patristica Pregare alla scuola dei Padri (Marcianum 2012) e Pregare nel Medioevo (Jaca Book 2010). È parroco a Portobuffolè (Treviso).
Il testo ci riconduce alla preghiera dei primi cristiani: ripercorre le spiegazioni date dai Padri alla preghiera cristiana per eccellenza, il Padre nostro, commentato parola per parola.
Questo saggio ha lo scopo di capire come Ambrogio interpretava la Bibbia e come la proponeva ai suoi fedeli.