Data di pubblicazione: Agosto 2012
DISPONIBILE IN 60/65 GIORNI
€ 18,00
"Questo libro fin dal sottotitolo, contiene tre parole chiave, "educare", "cibo" e "felicità"; per fortuna sono strettamente legate tra di loro, e per fortuna c'è chi le pratica coscienziosamente, le studia, trova i collegamenti, s'ingegna consegnandoci preziosi manuali come quello che avete tra le mani. Un concentrato di filosofia, economia, consigli, buone pratiche e regole di comportamento che si traduce in semplici ma efficaci giochi educativi per i ragazzi. Il cibo è uno strumento fondamentale per educare ed educarsi. S'impara a mangiare, a conoscere meglio i nostri alimenti. Ma immediatamente questa conoscenza si allarga, sconfina nell'economia, nella storia, nella geografia, nella politica, nella botanica e zoologia, nell'agronomia. Insegnare il cibo e insegnare attraverso il cibo dovrebbero essere le cose più immediate, facili, diffuse. Ma, anche se da un po' di anni qualcosa si sta muovendo, non è ancora così, soprattutto nelle scuole. Non si tratta soltanto di fare dei corsi e mettersi seduti a un banco: si tratta di essere curiosi sempre, conoscere le persone che stanno dietro al nostro cibo, i luoghi dove esso si coltiva e alleva, come viene trasformato e perché, chi lo vende e dove. Un rinascimento che parte dalla centralità del cibo nelle nostre vite: chi lo fa o lo insegna è e diventa continuamente una persona migliore e tutto il mondo ne beneficia." (dalla Prefazione di Carlo Petrini)
"Questo libro fin dal sottotitolo, contiene tre parole chiave, "educare", "cibo" e "felicità"; per fortuna sono strettamente legate tra di loro, e per fortuna c'è chi le pratica coscienziosamente, le studia, trova i collegamenti, s'ingegna consegnandoci preziosi manuali come quello che avete tra le mani. Un concentrato di filosofia, economia, consigli, buone pratiche e regole di comportamento che si traduce in semplici ma efficaci giochi educativi per i ragazzi. Il cibo è uno strumento fondamentale per educare ed educarsi. S'impara a mangiare, a conoscere meglio i nostri alimenti. Ma immediatamente questa conoscenza si allarga, sconfina nell'economia, nella storia, nella geografia, nella politica, nella botanica e zoologia, nell'agronomia. Insegnare il cibo e insegnare attraverso il cibo dovrebbero essere le cose più immediate, facili, diffuse. Ma, anche se da un po' di anni qualcosa si sta muovendo, non è ancora così, soprattutto nelle scuole. Non si tratta soltanto di fare dei corsi e mettersi seduti a un banco: si tratta di essere curiosi sempre, conoscere le persone che stanno dietro al nostro cibo, i luoghi dove esso si coltiva e alleva, come viene trasformato e perché, chi lo vende e dove. Un rinascimento che parte dalla centralità del cibo nelle nostre vite: chi lo fa o lo insegna è e diventa continuamente una persona migliore e tutto il mondo ne beneficia." (dalla Prefazione di Carlo Petrini)