Quando si parla di «responsabilità pubblica» o «dovere istituzionale», di «burocrazia» o «corruzione», ci si imbatte in una serie di parole certo largamente utilizzate, ma secondo un significato spesso troppo semplificato, non di rado mal compreso, in alcuni casi stravolto. In un'epoca di grandi mutamenti quale quella che stiamo affrontando, il rischio di una svalutazione della dimensione etica che deve guidare a ogni livello l'azione delle istituzioni e la condotta di ciascuno di noi è certo molto concreto. Nasce da qui l'esigenza di un ideale lessico per le istituzioni, che illustri agli specialisti, al mondo dei funzionari pubblici e a ogni cittadino quanto ampio e profondo sia il messaggio etico racchiuso in alcune parole «antiche», come queste ultime si siano arricchite di contenuti nuovi - grazie anche all'impulso offerto dall'Autorità nazionale anticorruzione - e come, per il loro tramite, possano inquadrarsi alcune sfide cruciali per il futuro del nostro vivere democratico. Prefazione di Raffaele Cantone.
La disciplina giuridica dei fenomeni legati all'introduzione delle tecnologie informatiche nelle pubbliche amministrazioni, sta assumendo una dimensione rilevante in tutti i paesi. La volontà dei legislatori di anticipare e seguire i processi e i fenomeni spiega l'estrema variabilità delle normative nel settore dell'e-government. Nell'ambito della legislazione italiana è possibile identificare almeno nove settori normativi legati alla gestione delle informazioni pubbliche con l'introduzione di tecnologie informatiche. Lo scopo di questo lavoro è quello di offrire una visione completa della disciplina giuridca delle diverse tematiche che sono comprese sotto la nozione di e-government.