Quando si parla di «responsabilità pubblica» o «dovere istituzionale», di «burocrazia» o «corruzione», ci si imbatte in una serie di parole certo largamente utilizzate, ma secondo un significato spesso troppo semplificato, non di rado mal compreso, in alcuni casi stravolto. In un'epoca di grandi mutamenti quale quella che stiamo affrontando, il rischio di una svalutazione della dimensione etica che deve guidare a ogni livello l'azione delle istituzioni e la condotta di ciascuno di noi è certo molto concreto. Nasce da qui l'esigenza di un ideale lessico per le istituzioni, che illustri agli specialisti, al mondo dei funzionari pubblici e a ogni cittadino quanto ampio e profondo sia il messaggio etico racchiuso in alcune parole «antiche», come queste ultime si siano arricchite di contenuti nuovi - grazie anche all'impulso offerto dall'Autorità nazionale anticorruzione - e come, per il loro tramite, possano inquadrarsi alcune sfide cruciali per il futuro del nostro vivere democratico. Prefazione di Raffaele Cantone.
Con filosofia pratica ci si intende riferire al dibattito nato nella Germania degli anni Sessanta, con l'obiettivo di rilegittimare il sapere filosofico all'interno di un ambito problematico che concerne l'uomo, la sua condotta morale, le dimensioni del vivere associato e della politica. Ciò ha anche il significato di una proposta e di una difesa di quella filosofia che indica come e in vista di cosa agire. Il volume presenta e discute le prospettive sul tema nel pensiero dei più interessanti autori del dibattito: Höffe, Geertz, O'Neill, Gadamer e Taylor.