Costruire alleanze rappresenta per la scuola e la famiglia un percorso non semplice, ma prezioso per rafforzare l'efficacia del proprio agire educativo. La crescente fragilizzazione delle relazioni familiari e sociali interpella l'istituzione educativa e scolastica a riflettere sul proprio ruolo professionale nei rapporti con allievi, genitori e istituzioni del territorio e a proporre progetti di cambiamento profondi. Il volume offre una riflessione teorica sulla relazione tra scuola e famiglia in prospettiva psicologica, ne esamina ostacoli e risorse e fornisce possibili strumenti operativi per far fronte alle sfide che la relazione sollecita, al fine di favorire la costruzione di un patto in funzione del benessere di minori e adulti.
Oggi la famiglia è un organismo "flessibile", adattabile, al crocevia di profondi mutamenti, individuali e psicologici, ma anche sociali e demografici. Nuove modalità di relazione, non più caratterizzate da legami prevalentemente stabili e di sangue bensì da una gamma sfumata e diversificata di rapporti interpersonali, "sfidano" la natura tradizionale del gruppo familiare e lo chiamano a mobilitare la propria capacità di adattamento a tutto campo. Laura Migliorini e Madia Rania sviluppano un'analisi della famiglia secondo una prospettiva psicosociale: il gruppo familiare non è più inteso come "progetto'" di vita univoco, ma aperto a contraddizioni e a percorsi imprevedibili.
La città contemporanea diffusa e anonima è ormai da più parti sottoposta ad analisi critica sia per quanto riguarda la forma e la configurazione fisico-spaziale sia per quanto riguarda l'organizzazione sociale. In questo volume l'attenzione è focalizzata su concetti quali identità e bisogni di identificazione, senso di comunità, legami e supporto sociale, relazioni interpersonali. Si propone un modello antropologico in cui si configurano come bisogni primari dell'individuo sia quello di vivere in ambienti leggibili e ricchi di significato sia quello di poter fruire di spazi per confrontarsi e per sviluppare rapporti e relazioni sociali. In questa prospettiva, la città deve configurarsi come luogo per abitare, vale a dire come spazio pensato per il cittadino e a misura dei suoi reali bisogni: da un lato, l'accento viene posto su temi connessi con la progettazione, l'intervento urbanistico e la pianificazione territoriale, quali la leggibilità e la significatività dell'ambiente, il ruolo delle memorie collettive, i valori culturali; dall'altro, sui processi e sui sistemi di interazione nonché sul ruolo che i legami sociali e la partecipazione dei cittadini svolgono per il benessere dell'individuo e la qualità della vita collettiva.