Nella prima parte del testo si affrontano i problemi socioculturali, socio-istituzionali e legislativi della cura. Nella seconda le tematiche relative alla famiglia, alla condizione giovanile e anziana, alla disabilità, alla sofferenza psichica, alla malattia mentale, alla cronicità e alla malattia terminale, alle dipendenze, all’immigrazione, al carcere, alla “tratta” e alla prostituzione, alle povertà estreme e a quelle immateriali.
Un viaggio che indaga le nuove povertà, le inedite fragilità generate nei percorsi della postmodernità e trova anzitutto risposta nella figura del volontariato, virtuosa sussidiarietà che vuole restituire parola, voce e cittadinanza ai soggetti della società civile.
Il testo, diviso in due parti, prende in esame la pedagogia della fragilità mediante un approccio antropologico, e la pedagogia delle fragilità, sistemiche e infrasistemiche; i confini della pedagogia sociale e speciale vengono così rivisti per offrire prospettive in parte inedite. L'obiettivo è la ricomprensione di un approccio metodologico, soprattutto per l'educatore professionale, che opera nell'ambito di situazioni riguardanti l'intero arco della vita e di specifiche esperienze di fragilità esistenziale.