Un libro di meditazioni per vivere con maggior consapevolezza l'attesa e la nascita di Gesù, rivolto soprattutto ai giovani.
In queste pagine non c'è niente di nuovo, soltanto il desiderio di ritornare da Gesù: proprio a lui, alla sua persona, al suo mistero, al suo modo di parlare e di agire. Il nostro desiderio è di capire come faceva, come stava con la gente, il suo modo di amare e di morire. Ci lasciamo guidare da un testimone: quel discepolo amato che ha avuto la grazia di vedere la verità. Se questo desiderio di vedere Gesù diventerà esperienza di preghiera, scopriremo con gioia che sarà lui a rivelarsi a noi, a mostrarci il suo Volto.
Un testo di meditazione che guida giovani e adulti nella scoperta dei momenti speciali della vita, in cui acquista un’intensità particolare anche il proprio rapporto con Gesù e si punta a un salto di qualità.
Un percorso che interpreta i sentimenti dell’anima e aiuta a pregare, toccando le dimensioni della fede, della carità e della speranza.
Il volume offre utili meditazioni per prepararsi al meglio alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid in programma dal 16 al 21 agosto 2011: «Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (Col 2, 7)
La vita e il ministero del prete mostrano oggi un volto nuovo: spesso il sacerdote si trova a sperimentare e a testimoniare la fede in forme di radicalità diverse da quelle del passato. Riflettendo, in prima persona, su questo vissuto del presbitero, Severino Pagani illumina il percorso di maturazione che ogni sacerdote oggi è chiamato a intraprendere nella fedeltà al suo Signore. In questa lettura affiorano motivi di consolazione e nuove domande. Tutto conduce verso un itinerario non ingenuo di semplificazione: diventare semplici è un traguardo avanzato della vita spirituale. Il semplice è colui che attraversa la complessità con animo umile e intelligenza vigile; ricerca la verità e vive nel cuore la pace: il suo animo sereno riesce a sostenere la distanza che lo separa da ciò che è diverso da sé, dai suoi progetti, dalle sue aspettative. Non è un debole, o un uomo senza identità, ma un credente saldamente poggiato sulla fedeltà di Dio. In questo cammino, il sacerdote si alimenta alla fonte di un’intensa vita spirituale e di una preghiera che è abbandono e riconoscenza a Dio. Il suo ministero è un permanere nella fede, un continuo operare nella carità concreta tra la gente. Il suo stile è il desiderio sincero della comunione. Il prete di oggi, come quello di sempre, ricerca la gloria di Dio, innanzitutto, la sua santità personale e quella del popolo che gli è stato affidato.
Sono molti i preti che oggi, nelle nostre comunità, vivono così. E la lettura di questo libro invita sacerdoti e laici a riscoprire nel ministero presbiterale il senso di un’esperienza di fede e di dedizione pastorale tutt’altro che ordinaria: una testimonianza autentica, capace di infondere nuova linfa nel corpo vivo della comunità cristiana.
Severino Pagani è sacerdote della diocesi di Milano dal 1976. Nel suo ministero, oltre all'insegnamento di materie antropologiche e spirituali, si è sempre occupato del mondo giovanile nei vari contesti della vita ecclesiale, curando in modo particolare il discernimento vocazionale dei giovani. Docente di Filosofia e Rettore per diversi anni nel biennio teologico del Seminario arcivescovile di Milano, attualmente è Delegato arcivescovile per la Pastorale giovanile nella sua diocesi. Tra le sue pubblicazioni: L'accompagnamento spirituale dei giovani (Milano1996); Vogliamo vedere Gesù (Milano 2001); Farò la Pasqua da te (Milano 2003); Cerco il tuo volto (Milano 2003); Le parole dell’amore (Milano 2004); Il Dio che nasce (Milano 2004). Collabora inoltre a diverse riviste, tra cui «La Rivista del Clero Italiano», edita da Vita e Pensiero.
Le pagine di questo libro vogliono aiutare a riprendere un cammino spirituale per una stagione più adulta della vita. L'obiettivo è quello di conoscere Gesù e di imparare a camminare di più con lui. La contemplazione della persona di Gesù attraverso la lectio divina dei vangeli aiuta a conoscerlo ed amarlo, a parlargli e a sentirlo vicino. Nella confidenza di un dialogo con lui e attraverso uno sguardo misericordioso sul mondo si impara a conoscersi più in profondità e si scopre la propria vocazione.