L'autore affronta i problemi della giustizia, della critica sociale e delle politiche della nazionalità, in stretta relazione con la svolta segnata nelle politiche nazionali e internazionali dalla caduta del muro di Berlino. Le idee dell'Occidente hanno vinto la Guerra fredda, ma le strade verso la democrazia sono e restano diverse, nessuna può pretendere il consenso universale. Con l'affermarsi dell'universalismo minimo, quello dei diritti umani, si è fatto strada un particolarismo "massimo".