Armando Petrucci (Roma, 1932 - Pisa, 2018) ha insegnato Paleografia all'università (Salerno, la Sapienza di Roma, la Scuola Normale Superiore di Pisa), pubblicando numerosi e innovativi lavori di storia della scrittura, tra i quali La scrittura. Ideologia e rappresentazione (Einaudi, 1986), Le scritture ultime. Ideologia della morte e strategie dello scrivere nella tradizione occidentale (Einaudi, 1995), Prima lezione di paleografi a (Laterza, 2002). Comunista per tutta la vita, ha inteso l'attività di ricerca, il lavoro universitario, l'impegno culturale e sociale come momenti congiunti di responsabilità politica. Questo libro documenta una parte della sua operosità, quella affidata a quotidiani (soprattutto «il Manifesto») e riviste. Sono interventi non accademici e perciò espressioni libere della sua militanza civile. A quelli pubblicati si aggiungono alcune interviste e un "quasi inedito" (o "pressappoco edito"), meritevole - nella prospettiva di questa raccolta - di più ampia diffusione.
Il volume raccoglie una parte consistente degli studi che Armando Petrucci ha dedicato, nel corso di una ricca attività di studioso, alle testimonianze scritte nella lingua e nei volgari d'Italia. In venti saggi, che vanno dal famoso e ampio Storia e geografia delle culture scritte alle analisi più specifiche e puntuali su singoli aspetti, si percorre, scortati dai vigili occhi del paleografo, un suggestivo itinerario che dai testi delle origini si inoltra fin dentro l'età contemporanea. Uno sguardo, quello di Petrucci, capace di cogliere i modi e i tempi della trasmissione di quella straordinaria eredità culturale nota col nome di "letteratura italiana". La disparità dei soggetti, i tempi diversi e distanti in cui i saggi furono scritti non scalfiscono la sostanziale unità di un discorso mai interrotto e sempre sostenuto dalla solidità del metodo e dalla padronanza degli strumenti critici. Il testo è arricchito da un imponente apparato di immagini mai banali né convenzionali e da indici che contribuiscono a orientare il lettore tra le centinaia di opere, testi, libri, documenti, epigrafi che affollano queste pagine.
I libri, i documenti privati e pubblici, le iscrizioni, le lettere, i graffiti, le scritte pubblicitarie e altro ancora: in una lezione magistrale i problemi e il modo di operare della paleografia intesa come storia globale della cultura scritta.
In una nuova edizione completamente rivista e aggiornata, ritorna un classico degli studi filologico-testuali, divenuto utile strumento di lavoro per bibliotecari, archivisti, studiosi e studenti di paleografia e di codicologia e per tutti coloro che sono interessati alla tradizione manoscritta dei testi. L'opera è arricchita da una serie di testi normativi italiani e stranieri che esemplificano le diverse tecniche e metodologie succedutesi dal XVIII secolo ad oggi.