«Quando dico “io so” – osserva Wittgenstein – non mi comporto come il solipsista che presume di poter giustificare la propria affermazione mediante l’introspezione e il ricorso a un processo interiore, ma in modo diverso, in quanto ne sono certo. L’unica ragione che posso portare a sostegno di questa asserzione è che ripongo la mia fiducia in ciò che credo e che me ne sento appagato. In virtù di questa disposizione di spirito che ho nei confronti del mondo “che è” e delle forme di vita, il linguaggio è reintegrato entro lo sfondo cui appartiene ed è restituito alla sua funzione originaria di “mostrare” il senso».
Antonio Pieretti ricostruisce il pensiero di Wittgenstein tenendo conto della funzione pratica che la filosofia svolge e della disposizione mentale che occorre per esercitarla in maniera rigorosa. La filosofia diventa così l’attività critica che prepara a meravigliarsi dell’esistenza del mondo e a risvegliarsi al senso nelle diverse forme di vita e nelle molteplici configurazioni del linguaggio.
Manuale che intende portare alla luce gli elementi concettuali e metodologici di base della filosofia teoretica, elementi per cui essa si contraddistingue e si differenzia dalla filosofia in generale. La filosofia teoretica, infatti, è una continua e inesauribile riflessione sull'intero dell'esperienza e prevede una ricerca metodologica attraverso differenti approcci. Questo volume vuole aiutare il lettore a muovere i primi passi nell'analisi filosofica guidandolo attraverso i diversi paradigmi, i modelli ermeneutica della cui costruzione si riportano anche le fonti.
Agostino nella filosofia del Novecento