Il Vangelo ci racconta di un dottore della Legge che, per mettere alla prova Gesù, gli chiede come ottenere la vita eterna. Sa di dover amare Dio sopra ogni cosa e il suo prossimo come se stesso, ma si domanda chi sia, in definitiva, quel «prossimo». La risposta, in forma di parabola, la conosciamo tutti: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto...». Se Gerusalemme è la città dell'Altissimo, Gerico sorge quasi trecento metri sotto il livello del mare. È quel fondo che - prima o poi, in una forma o nell'altra - tocchiamo tutti. Perché, come ci ricorda don Dino Pirri, «scivolare verso la depressione di Gerico non significa vivere da depravati o da nemici di Dio. Basta essere rassegnati davanti alla vita che scorre. Senza fantasia, senza sogni, senza passione». Intrecciando la parola delle Scritture a quelle di Guccini, Gaber e Vasco Rossi, e affiancando il proprio percorso di credente a riflessioni sulla Chiesa e sulla vita quotidiana, don Dino ci guida a comprendere il senso profondo della parabola più rivoluzionaria dell'intero Vangelo, che va ben oltre l'esortazione a compiere buone azioni. Un racconto che ci chiede di immedesimarci, di prendere posizione; che ci mette di fronte a domande capaci di interrogare tutti, credenti e non. Cosa rende felice una vita? Qual è il nostro posto nel mondo? Cosa significa amare ed essere amati? Con la spontaneità e l'ironia che l'hanno reso celebre sui social e in televisione, don Dino condivide con noi la sua esperienza personale - piena dei dubbi che costellano ogni esistenza, tra scelte e contraddizioni, gioie e paure, rivelazioni e resistenze - e ci ricorda che la fede è amore e gioia prima che leggi e comandamenti. Un invito al dialogo rivolto ai credenti che non si accontentano di risposte preconfezionate e ai non credenti che hanno voglia di confrontarsi. Senza la pretesa di trovare risposte definitive, ma con la voglia costante di continuare a cercarne.
Tutto si può scrivere su Twitter, rigorosamente entro 140 caratteri. E allora sul popolare social network c'è posto anche per Gesù. Nasce così Cinguettatelo sui tetti, raccogliendo i minicommenti al Vangelo di Marco pubblicati da don Dino Pirri. La prima parte del Vangelo di Marco alla scoperta di Gesù, della sua umanità e del suo progetto di vita. Con una domanda ricorrente e ineludibile: chi è veramente Gesù? Che c'entra con me? Il testo segue l'andamento semplice di un tweet dietro l'altro: un versetto di Vangelo e un commento. In aggiunta, l'intervento stuzzicante e "sovversivo" di alcuni "twitteri" (@AleBinni, @ItsCetty, @LiaCeli, @LupuUlula, @MatteoGrandi e @OssiaLaura): vere star della rete, che offriranno il loro punto di vista "laico".
Prima uscita di un progetto in cinque volumi (i prossimi saranno dedicati a Conversione, Professione di fede, Sacramenti e Catechesi) che nasce dalla collaborazione tra Azione cattolica e Ufficio catechistico nazionale della Cei, il volume "L'Annuncio" è organizzato attorno a quattro parole-chiave, legate tra loro da un filo logico che viene spiegato nella presentazione del vescovo Sigalini.
L'Annuncio cristiano si fonda infatti sulla "Parola", che offre una buona notizia (Evangelizzazione) e incontra il pensare e l'agire degli uomini di oggi (Cultura) con un modo nuovo, propositivo e coinvolgente (Narrazione).
Ogni parola è divisa in quattro sezioni: l'introduzione al tema (La domanda), il suo sviluppo ancorato all'insegnamento del Magistero della Chiesa (Il confronto), le conclusioni che evidenziano questioni ancora aperte e prospettive da scandagliare (La proposta). In chiusura, poi, trovate una scheda di approfondimento, con spunti bibliografici e strumenti Internet per andare più a fondo sul tema.
I testi sono di Guido Benzi, Domenico Beneventi, Marco Tibaldi e Franco Miano.
L'intero progetto è scritto a partire dall'esperienza diretta ed è rivolto a parroci, catechisti e operatori pastorali come supporto semplice e molto fruibile nel lavoro di evangelizzazione e catechesi.
"Nel tempo della Chiesa in crisi, c'è bisogno di santi profeti coraggiosi e felici. Capaci di abbandonare i lidi sicuri del potere e della consuetudine verso ogni luogo indicato da Dio. Capaci di guardare il mondo con gli occhi del Signore. Capaci di gesti eloquenti e parole nuove, come i gesti e le parole di Gesù." Il volume è il risultato di una onesta e coraggiosa analisi della crisi della nostra pastorale, alla ricerca dei percorsi più idonei per superarla. È la storia di un prete che non enuncia teorie, ma racconta esperienze vissute, traendo da esse indicazioni preziose per chiunque percepisca oggi il profondo disagio di questa crisi e voglia seriamente incamminarsi verso la nuova evangelizzazione.