Guardando al domani si presentano le domande: da quali caratteri sarà denotata la filosofia futura? Potrà operare la svolta che dall''eterno ritorno' conduce al 'ritorno all'eterno'? In quale modo la filosofia dopo il nichilismo potrà mettere a frutto le lezioni di Kierkegaard, di Dostoevskij, della filosofia dell'essere come più decisive di quelle di Nietzsche e di Heidegger? Le questioni sull'essere e sull'abisso della libertà che da qui si diramano, disegnano un quadro inedito, quasi un 'nuovo Testamento' per la filosofia futura.
Nel pensiero di tre autori quali Felice Balbo (1913-1964), Augusto Del Noce (1910-1989) e Franco Rodano (1920-1983) vengono cercate le risposte al «tutto è permesso» che è subentrato al «tutto è vietato» dei totalitarismi crollati nel 1989. Nella «società aperta», economia e politica sono alleate per confinare ai margini gli aspetti spirituali? (pp. 228).
Dopo la caduta delle grandi ideologie è ulteriormente progredita la persuasione che il nichilismo costituisca il carattere dominante della nostra epoca, l'elemento spirituale onnipresente, che tocca in profondità la vita, il costume, l'azione. Ma che cosa è propriamente il nichilismo? Quali le sua più riposte origini? Queste le domande da cui l'Autore prende le mosse, in un serrato confronto con le forme di nichilismo che emergono in Nietzsche, Gentile, Habermas, Heidegger.