Che rapporto c'è tra la scuola e le nuove tecnologie? La risposta a questa domanda è risolta dallo studioso americano Neil Postman, che ha lasciato lavori fondamentali tra cui Ecologia dei media. La scuola come contropotere. Per rendere concreti il rapporto e la dialettica tra innovazione e tradizione, Postman ha sviluppato un confronto tra i due curricula, quello scolastico e quello dei media. Di qui la definizione attualissima data da Postman di Scuola come contropotere.
Auspicando un insegnamento come attività di conservazione la scuola non arretra ma recupera le radici cognitive ed eretiche su cui fondare il futuro dei nostri giovani.
Di fronte alle sfide sempre più inquietanti del futuro, il nostro modo di pensare vacilla e i quesiti posti dalla storia, dalla scienza e dalle nuove tecnologie restano senza soluzioni. Come affrontare un avvenire così pieno di incognite? Come reagire alla cronaca di questi anni tra guerre, fondamentalismi e angosce planetarie? L'autore cerca di rispondere a questi interrogativi attraverso il ritorno alle radici della cultura occidentale. È l'Illuminismo, scrive Postman, con le sue idee di progresso, democrazia e libertà, che può darci ancora una volta le risposte che cerchiamo.
A metà degli anni Ottanta il ciclone della "neotelevisione", già scatenato negli Stati Uniti, iniziava a produrre anche in Italia i suoi effetti. La tesi centrale di questo libro è che la televisione ha provocato un declino della cultura basata sul confronto razionale e della "mentalità tipografica" a beneficio dello show-business, con conseguenze evidenti sulla politica.
Tecnopoli è lo stadio che segue quello tecnocratico comune a tutto il mondo occidentale. E' lo stadio in cui la tecnologia, autoleggitimantesi, autoperpetuandosi e onnipresente, rende invisibile e perciò irrilevante il mondo del pensiero tradizionale. In altre parole, tecnopoli è tecnocrazia totalitaria o totalitarismo tecnocratico. L'autore esamina i modi specifici in cui la tecnologia esercita la sua tirannide dalla pratica medica alla burocrazia, alla politica, senza trascurare le scienze sociali e il mondo dell'informazione.