Cofanetto contenente tre volumi
Riproposta di un successo editoriale che ha riscosso interesse per l'originalità e il valore contenutistico, il volume coniuga parole e immagini con l'intento di offrire chiavi di lettura dei Salmi su fronti diversi: da una parte la mediazione di un grande divulgatore della parola di Dio, monsignor Gianfranco Ravasi che, attraverso una densa introduzione al libro dei Salmi e alcune righe di ouverture a ogni singolo salmo, immette nello spirito del messaggio veicolato dall'autore sacro, invitando a riscoprirne il senso e l'attualità; dall'altra parte il coinvolgimento del lettore tramite immagini che, evocando ambienti e situazioni di vario genere, suscitano sentimenti di lode e di gratitudine e invitano alla preghiera.
I sentimenti sono davvero universali? Oppure mutano secondo i tempi e le latitudini? Dove sta il confine tra l’amore e la lussuria, l’odio e lo sdegno, l’invidia e la gelosia, la tristezza e la malinconia? Questo Piccolo dizionario dei sentimenti offre al lettore una guida ai sentimenti in forma immediata, guardando indietro nel tempo, alle radici del nostro modo di esprimerci e di dire quello che da sempre si agita dentro di noi, e invitandoci a fare chiarezza su ciò che proviamo verso gli altri e a cui non sappiamo dare un nome.
Troviamo così parole che riescono a mettere insieme l’amore, l’alleanza e la fedeltà: a nominare l’emozione viscerale che si sente di fronte al dolore del prossimo o al travolgimento incontenibile per la persona che amiamo.
Il cardinale ci conduce nel cuore delle nostre emozioni con un vademecum utile a interrogare la nostra vita quotidiana; ci aiuta a dare un nome e gettare luce sul nostro caos emotivo e a vivere pienamente la bellezza di tutto quello che proviamo.
A esplorare l'intreccio incandescente fra religione e violenza ci conduce in queste pagine una guida d'eccezione. Ecco le guerre di Dio, la violenza che reca il marchio sacrale: presente in molti luoghi dell'Antico Testamento, dal conflitto fra tribù alla guerra santa, quasi scompare nei Vangeli, alla luce del dirompente messaggio di Cristo. Poi è la volta del fondamentalismo, «la lettera che uccide», un fenomeno che oggi riguarda soprattutto l'islam, ma che si inscrive anche nella tradizione ebraico-cristiana. Infine, tocchiamo il tema, vivo e lacerante ai nostri giorni, del rapporto con lo straniero: un incontro che può generare esclusione e rigetto, come emerge in vari passi biblici nazionalistici o etnocentrici, ma che può diventare anche dialogo, aprendosi all'universalismo della salvezza e all'uguaglianza di tutti gli esseri umani.
"La tradizione su Maria ha radici non solo nel Nuovo, ma anche nell’Antico Testamento, con suggestioni e intuizioni che sono state nel tempo fonti di arricchimento per la devozione, ma anche per la stessa teologia. In questo volume, il cardinale Ravasi attinge ad ampie mani nella storia dell’iconografica mariana per raccontare, con la ricchezza e icasticità che tutti riconoscono alla sua penna, 31 “icone” mariane che non finiranno di stupire il lettore. Alla rappresentazione della donna che accoglie l’annuncio angelico, si affianca quella della sposa del Cantico dei Cantici; alla donna che corre per i monti verso la cugina Elisabetta fa da contrasto la tota pulchra mutuata dall’icona del libro di Ester e cantata nella tradizione; alla dolente madre sotto la croce corrisponde l’immagine di colei che le litanie ci fanno pregare quale “arca dell’alleanza” e “sede della sapienza”. Il sapiente commento di Ravasi fa risplendere il volto della donna e della madre e introduce il lettore nella tradizione artistica e culturale dei duemila anni di storia del cristianesimo."
Sono sette frasi brevissime, simili a un soffio che esce dalle labbra aride di Gesù morente, attanagliato dall'asfissia provocata dalla crocifissione. Eppure, la loro densità è tale da aver sollecitato nei secoli un'imponente riflessione teologica e spirituale e da aver conquistato anche la cultura occidentale che in esse ha condensato il mistero universale dell'esistere, del soffrire, del morire e dello sperare. Attraverso una lettura esegetica, accompagnata da percorsi meditativi, questo ideale ed estremo testamento di Gesù è di nuovo offerto in tutte le sue iridescenze umane e teologiche. Ma è anche incastonato all'interno della grande cornice della precedente passione e della successiva morte, risurrezione e glorificazione di Cristo. Lo sguardo si allarga, infine, anche alla tradizione spirituale e artistica che ininterrottamente ha cantato, rappresentato, meditato quelle ultime sette parole dell'uomo-Dio crocifisso.
Tre grandi voci della cultura e della Chiesa italiana a confronto sul tema dell'accoglienza, del dialogo e dell'incontro con l'altro. Il libro, nato in seno dalla Fondazione Ernesto Balducci, è un'occasione unica per riflettere su argomenti di vitale importanza del mondo contemporaneo. La riflessione di fratel Enzo Bianchi è incentrata sul dono: la vita è un dono fatto all'uomo da Dio ed è sempre accompagnato dalla presenza dell'Altro. La vita va quindi intesa come presenza, accoglienza, per l'appunto un dono sempre gratuito. Il cardinal Gianfranco Ravasi si concentra invece sulla necessità del dialogo della reciproca collaborazione nell'ottica di una realtà - come quella europea - interculturale e interetnica. Monsignor Galantino infine dedica la sua riflessione all'accoglienza: essa per il credente è un dovere in quanto il suo esercizio vuol dire "aiutare Dio a realizzare il suo Regno, perché di Dio è il mondo come Dio lo sogna".
«Ieri mi sono comportata male nel cosmo./ Ho passato tutto il giorno senza fare domande,/ senza stupirmi di niente.» È con questi versi - un mea culpa che è anche una dichiarazione d'intenti - della poetessa polacca Wis?awa Szymborska che il cardinal Ravasi apre, il 1° gennaio, il suo "Breviario dei nostri giorni", un testo che propone al lettore, di volta in volta, una frase, un detto, una citazione tratti da opere di autori di epoche, culture, fedi diversissime fra loro, o anche di nessuna fede, ma sempre capaci di condensare in poche, incisive parole una verità, un'esperienza, un insegnamento. Ogni citazione è seguita da una riflessione, che ne distilla, goccia a goccia, tutto il succo. Sono spunti che hanno la forza dell'aforisma, del detto essenziale, così brevi da poter essere letti nell'arco di cinque minuti, poiché, come il grande Cervantes, anche Ravasi si dice convinto che «non c'è buon ragionamento che sembri tale quando è troppo lungo». Nell'arco dell'anno si spazia da Plutarco a Oscar Wilde, da Kant a Woody Allen, da Voltaire a Gandhi, a Pavese, passando per Einstein e Wittgenstein. Dagli autori «impegnati» ai commentatori «leggeri», tutti offrono un'occasione preziosa per fermarsi un attimo a meditare, attività che non ha solo una valenza religiosa, anzi, «è un'esperienza radicale umana, una sorta di medicina dell'anima» capace di dare «una scossa al cuore intorpidito» da una malsana sonnolenza. E proprio come il breviario ecclesiastico, che raccoglie i testi della preghiera ufficiale quotidiana della Chiesa ed è chiamato anche «Liturgia delle Ore» perché scandito sulla trama delle ore della giornata e secondo lo svolgersi dell'anno liturgico - Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua -, anche questo breviario spirituale e laico accompagna il lettore durante tutti i 366 giorni dell'anno solare. È quindi un testo ritmato su una cadenza quotidiana, da leggere e meditare passo dopo passo: «un canto ogni giorno, un canto per ogni giorno» come recita un antico motto giudaico. Quelle che Ravasi fa scaturire da ogni singola citazione sono infatti riflessioni da centellinare, da prendere a piccole porzioni, assaporandole e meditandole con calma e tranquillità. Solo così, «all'eccesso che genera nausea si sostituisce il piacere piccolo ma intenso che imprime un fremito al palato dell'anima».
Una galleria di giovani personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento schizzati con mano rapida, felice, guidata da non comuni competenze storiche e linguistiche. Figure che fanno parte dell'immaginario di tanti lettori (dall'Isacco offerto in olocausto da Abramo al giovane discepolo Giovanni, amato da Gesù), ma anche fi gure più appartate, nascoste nelle pieghe di un libro smisurato e complesso come la Bibbia; presenze non per questo meno ricche di freschezza, di densità simbolica, di suggestione poetica (per esempio la ragazza che piange per due mesi sui monti la propria verginità sacrifi cata al voto insensato del padre Iefte). Nel cuore del libro Ravasi apre uno spazio adeguato alla giovinezza del personaggio cruciale del cristianesimo, il carpentiere e poi rabbì itinerante originario di Nazaret. Una parola è dedicata agli anni nascosti del Signore, alla sua famiglia, alla sua professione, alla sua conoscenza della scrittura e della lettura, alla cronologia della sua vita.
In una società segnata dalla fretta e dall'indifferenza, in cui uomini e donne si agitano in modo frenetico e insensato, Gianfranco Ravasi ci invita a fermarci almeno un istante ogni giorno per ascoltare, tra le chiacchiere e il brusio ininterrotto, una parola che faccia fremere la coscienza e ripeta le antiche domande. Le 366 sentenze raccolte in questo volume sono l'occasione per altrettante riflessioni, segnate dalla spiritualità cristiana ma destinate anche a chi è agnostico o semplicemente in ricerca.
Il profeta Elia sale sul monte Sinai per incontrare Dio. Immagina che il suo Signore sia nel fulmine incandescente, nel terremoto che fa sommuovere la terra, nella tempesta, nel vento che spacca la roccia. Ma Dio non è in questi eventi fragorosi e si manifesta nella “voce di un silenzio sottile”. Egli è nell'annullamento della parola, nella poesia che ha bisogno di spazi bianchi perché, come ha scritto Pascal, “nella fede, come nell'amore, i silenzi sono più eloquenti delle parole”.
sommario
I. Il grande codice della cultura occidentale. II. La debolezza della Parola. III. Gli spazi bianchi del silenzio. IV. La diafanìa della Parola. V. L’alfabeto colorato dell’arte. VI. La forza della Parola.
note sull'autore
Gianfranco Ravasi, cardinale, è presidente del Pontificio consiglio della cultura e della Pontificia commissione di archeologia sacra. Per EDB è autore di numerosi volumi, tra cui due imponenti commenti biblici più volte ristampati al libro dei Salmi e al Cantico dei cantici. Tra i saggi recenti: I Vangeli (2016), Pregare con i Salmi (nuova edizione 2017), La Bibbia secondo Borges (2017) e Quanto manca ancora all'alba? La Bibbia e il pensiero apocalittico (2017).