Y, también, en…
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Se celebra su fiesta el día: 4 de diciembre
Teresa di Gesù, della quale si è celebrato nel 2015 il V centenario della nascita, fu una pioniera della Chiesa; una donna straordinaria che ruppe gli schemi del suo tempo per diventare un archetipo di mistica e scrittrice. Pioniera in tante cose, lo fu anche nell'essere la prima donna dichiarata Dottore della Chiesa. Donna gioiosa, che chiedeva a Dio di liberarla dai santi "incappottati", piena di tenerezza, discrezione, madre e santa in un corpo tormentato da infermità per tutta la vita, prima di morire esclamò con gioia: "Finalmente, Signore, muoio figlia della Chiesa". Questa biografia, rivolta al grande pubblico, ne ricostruisce la vita e si sofferma in particolare sulla riforma carmelitana avviata da Teresa e promossa da personaggi del calibro di Giovanni della Croce e di Jerónimo Gracián, quest'ultimo il carmelitano che le fu più vicino in vita.
Luis y Celia Martin, padres de santa Teresa de Lisieux, se muestran unos santos cercanos al común de los mortales. No son consagrados, ni célibes, sus vidas están tejidas por el trabajo –él, de relojero; ella, de encajera–, vida de familia numerosa, pertenecientes a asociaciones parroquiales, vecinos de sus vecinos. Vivieron con todas sus consecuencias y circunstancias la espiritualidad propia de su tiempo en una Francia del siglo XIX aún convulsa por las secuelas de la revolución, el anticlericalismo y cierto jansenismo espiritual. Luis y Celina han sido santos en la humilde realidad de sus vidas, con una sencilla fe sustentada en la oración en familia, en la educación de sus hijas, la misa diaria, las lecturas piadosas, el amor a Dios y al prójimo, la fidelidad a la Iglesia…
Teresa d’Avila (1515-1582), che il 27 settembre 1970 Paolo VI proclama Dottore della Chiesa, emerge da questa opera come donna dal temperamento forte, capace di affrontare sfide enormi e, al tempo stesso, grandi sacrifici pur di raggiungere lo scopo in cui crede senza mai vacillare: la riforma dell’Ordine carmelitano. Coraggiosa tanto da tener testa a confessori, vescovi, alte autorità religiose e da interpellare personalmente il re di Spagna pur di difendere la sua fede, la riforma e le persone che stima e ama (in particolare Gracián e le sue suore).
L’autore racconta la storia delle diverse fondazioni di conventi carmelitani femminili e maschili che Teresa effettua in varie città della Spagna. E anche la storia dei suoi numerosi viaggi, compiuti senza esitazione con ogni mezzo del tempo (carrozza, dorso di mulo e... a piedi), sotto il caldo torrido o le piogge torrenziali. Il racconto è arricchito di ampie citazioni degli scritti di Teresa, delle sue lettere e delle testimonianze di personaggi che la conobbero direttamente.
Ne esce una Teresa perspicace, coraggiosa, capace di umorismo e persino di autoironia.
Destinatari
Le giovani d’oggi, insegnanti, genitori. Una storia al femminile di grande interesse.
Autore Carlos Ros (Santa Olalla del Cala, Huelva, 1941) è sacerdote e scrittore, laureato in Filosofia e Teologia rispettivamente a Comillas e a Roma. Autore di una cinquantina di libri, ha dedicato particolare attenzione all’approfondimento di personaggi e temi sivigliani. Per l’editore San Pablo ha pubblicato biografie di sant’Isidoro Lavoratore, sant’Angela della Croce, María Emilia Riquelme, del beato Leopoldo de Alpandeire e del venerabile Miguel Mañara. Negli ultimi anni si è rivolto quasi esclusivamente allo studio dei primi discepoli di Teresa di Gesù, pubblicando le biografie di Jerónimo Gracián, María de San José e Ana de Jesús.
El itinerario vital, el pensamiento y la obra de san Juan de la Cruz. A través de las páginas de este libro, Carlos Ros pretende penetrar en la vida y los escritos del santo de Fontiveros para dar su perfil más exacto posible. "Creo que es osadía glosar la figura de Juan de la Cruz, el santo de la nada, como le llamó Hegel, el trovador del cielo, el poeta por la gracia de Dios, el maestro del camino de la cruz y buscador de Dios, el hombre celestial y divino, que apodó Teresa de Jesús. Juan de la Cruz -el más grande y original poeta y cantor del amor divino- ha sabido escoger su sitio oculto y velado en el Monte Carmelo. Iba para cartujo y Teresa lo convirtió en descalzo, que aúna el retiro de la oración con la apertura al mundo. Juan elegirá siempre la vida oculta de silencio, oración y penitencia, pero no rehusará los oficios, que los tuvo varios y de alta responsabilidad". (Del Prefacio)