Un raccordo tra rivendicazione dei diritti umani e predisposizione della loro tutela positiva mediante l'analisi del confronto delle pretese e del processo di riconoscimento che ne nasce e se ne alimenta.
Il testo esplora il difficile legame tra la possibilità umana e la regola giuridica, sullo sfondo di un tentativo di chiarificazione dei profili costitutivi di quel piano della realtà sociale rappresentato dalle istituzioni giuridico-politiche. Il primo passo del lavoro consiste nel far affiorare l'alternativa trascendentale tra il riconoscere e l'escludere che è implicata nella dimensione positiva del diritto, per situarne quindi il contesto di riferimento oltre l'intersoggettività, nel complesso processo di costituzione della società umana e dei suoi risvolti normativi. Ciò porta alla rilettura del bene comune, che si delinea come processo in cui prende forma e consistenza la reciproca e generalizzata fiducia.