In bioetica ci si imbatte spesso nel problema del cognitivismo e del non cognitivismo e quindi nella legge di Hume. Che cosa implica per la bioetica conoscere la filosofia di David Hume? Ancora oggi molte figure di etica, anche in bioetica, sono collegate al pensiero di Hume, a cominciare dall'utilitarismo. In questo saggio si prendono in considerazione alcuni temi di fondo della filosofia di Hume per cercare di dare fondamento alle figure morali, che si rifanno alla tradizione humeana. Viene così compiuto un breve excursus, che, passando attraverso un particolare modello di scienza dell'uomo, attraverso i concetti di "impressione" e di "idea", nonché attraverso le condizioni del rapporto causale, l'uniformità della natura come postulato e la conoscenza, arriva a far dire che la ragione è e deve essere schiava delle passioni, non dando alla ragione alcun risalto. Venendo meno il logos ordinante, si ha la necessità di trovare un qualche "cemento" dell'universo, che Hume ha individuato nei principi di associazione, che si possono ritenere il cemento più duttile per tenere insieme e unito il mondo. Essi sono come un nostro schema mentale, reti, simili alle leggi newtoniane, ma più flessibili, quasi convenzioni evolutive, applicabili al mondo esterno, ai nostri pensieri, ai rapporti tra noi e gli altri, che ci consentono di scorgere l'uniformità del mondo, senza dover attingere ad un fondamento, né materiale né spirituale.
Il volume prende in esame l'importanza della bioetica, con l'obiettivo di comprendere i motivi per cui è diventato un tema così precocemente obsoleto. L'intento dell'autore (scrittore e poeta, docente di bioetica presso l'Università La Sapienza di Roma e il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum) è di riabilitare questo importante argomento, proponendo dapprima una concisa analisi degli ostacoli allo sviluppo della bioetica e offrendo poi quelle che secondo lui possono essere le soluzioni al problema, come l'assunzione nella bioetica del linguaggio filosofico e della letteratura tout court.
I saggi contenuti nel presente volume affrontano problematiche cliniche da una prospettiva essenzialmente filosofica. Tra queste risaltano i dilemmi clinici nell'urgenza, i problemi geriatrici e quelli relativi al paziente psichiatrico, l'eutanasia, l'accanimento terapeutico, il rapporto medico-paziente, il consenso informato, oltre a tante altre tematiche la cui trattazione scaturisce dall'esperienza sul campo di un medico che è anche filosofo.
La bioetica sta vivendo attualmente una notorietà del tutto particolare, in virtù degli spettacolari progressi della scienza e della tecnica. In questa raccolta vengono proposti alcuni saggi che, oltre ad affrontare aspetti eminentemente applicativi e di estrema attualità come la clonazione o l'uso terapeutico del Viagra, cercano di trovare un fondamento che possa dare compiutezza alle scelte etiche operate con responsabilità in campo clinico e sperimentale.