Inoltrarsi nella foresta e immergersi nella natura per allontanarsi dalla vita sociale e guarire i mali dell’animo ritrovando l’armonia. Questo splendido resoconto di pensieri, elaborato da Thoreau durante le sue escursioni solitarie e trascritto nel 1862, rievoca i grandi spazi vergini degli Stati Uniti. Una sezione è dedicata all’arte di camminare, che consiste anche nella capacità di staccarsi dai pensieri quotidiani per guardare dentro di sé ed entrare in sintonia con la natura incontaminata e selvaggia.
Sommario
1. Camminare. 2. Gramática parda di Marina Corradi
Note sull'autore
Henry David Thoreau (1817-1862), scrittore statunitense, è stato tra i grandi protagonisti del “rinascimento americano”. Il suo capolavoro, Walden ovvero La vita nei boschi, è una riflessione sul rapporto che gli individui devono ripristinare con l’armonia del mondo naturale per resistere alla spersonalizzazione della società moderna.
Marina Corradi, giornalista e scrittrice, è editorialista e inviata del quotidiano Avvenire.
Perché se lo stato è da sempre amministrato nell'interesse dei pochi continuiamo a non fare nulla? Se invade e schiavizza, perché, in nome di una legge che non ci rappresenta, dimentichiamo di essere uomini? Perché per convenienza non seguiamo più il nostro senso di giustizia? Sono le domande fondamentali che si pone Thoreau in queste pagine. Domande che anche oggi ciascuno di noi dovrebbe farsi ogni giorno, per ricordarsi di essere prima un uomo e poi un cittadino. Perché solo tenendo fede alla propria umanità si potrà arrivare a fare la cosa giusta. Completa il volume il saggio "La schiavitù nel Massachusetts". Introduzione di Leonardo Caffo.
La poiana codarossa e il pino sono amici. Il motivo per cui la poiana resta nei boschi, lontana dalle città, è lo stesso per cui ci resto anch'io. Quest'uccello si posa con fiducia in cima a un pino bianco, non però sul vostro gallo segnavento. Quest'uccello non farà parte del vostro pollame, non depone uova per voi, nasconde sempre il suo nido. Benché rapace, non lo è intenzionalmente. L'uomo poco comprensivo considera un peccato che alcuni animali abbiano una natura selvaggia e si comportino come estranei verso di lui, come se tutta la loro virtù consistesse, nella loro addomesticabilità. Il suo fucile è sempre carico e pronto al loro sterminio. Ciò che chiamiamo stato selvatico è una forma di civiltà diversa dalla nostra. La poiana evita il contadino, ma ricerca l'amichevole riparo e sostegno del pino. Non si abbassa a camminare nell'aia, ma ama librarsi sopra le nuvole. Ha il suo proprio modo di vivere, ed è splendida così, eppure vorremmo sottometterla al nostro volere. Parimenti, qualsiasi straordinaria opera d'arte risulta estranea e selvaggia alle masse, proprio come il genio.