Nel 1225, un anno prima della morte, Francesco d'Assisi è infermo, quasi completamente cieco. Nel giardino del monastero di san Damiano, dove è accolto e curato da Chiara, raggiunge nel corso di una notte di insonnia il fondo fisico e psichico della sofferenza. È in quella circostanza che detta il Cantico delle creature o Cantico di frate Sole, la sua opera più nota, un inno di vittoria sulla disperazione superata al termine di una notte oscura. Grazie al suo contenuto, il testo appartiene alla letteratura mondiale e potrebbe essere considerato il più bel brano di poesia religiosa dopo i vangeli. Un'invocazione universale che richiama i salmi e i canti liturgici e che trova numerosi spunti descrittivi in pagine bibliche, dal cantico di Daniele all'Ecclesiastico, dalle beatitudini all'Apocalisse.
Sommario
1. Presentazione del testo. 2. Commento al Cantico. 3.Un canto nato nella sofferenza. Tra pathos e stupore. Esperienza mistica. 4. Tessuto biblico-liturgico del Cantico. Somiglianze con i salmi e con il cantico di Daniele. L'Apocalisse nel Cantico. La Liturgia cosmica. 5. La grande famiglia del cosmo. L'invocazione universale. La mistica incentrata su Cristo. Il valore effettivo delle creature. Conclusione. Note.Introduzione. 1. La misura inaffidabile. Identità minacciata e identità assassina. L'amore inadeguato di se stessi. Convinzioni negative. Negativi verso se stessi. Comportamenti mortificanti e distruttivi. I sentimenti fuorvianti e distruttivi. 2 La misura in eccesso. 3. Un «se stesso credibile». 4. Amore di sé e amore per l'altro. Conclusioni. Indicazioni bibliografiche.
Note sull'autrice
Angela Anna Tozzi è professoressa di Teologia spirituale alla Pontificia università Antonianum. Tra le sue principali pubblicazioni: La comunità nel pensiero di Chiara Lubich (Città Nuova, 1993); Cercando libertà. Alleanza nuziale (Lev, 2000); Grida nel silenzio (Lev 2000); Gocce di rugiada. Testimoni del nostro tempo (Lev 2001) e Il silenzio delle aquile (Lev 2002),Abbracciati nel vento: matrimonio e verginità a confronto (Messaggero, 2005).
BREVI PROFILI DI UOMINI E DONNE TESTIMONI DELLA FEDE. L'AUTRICE TRACCIA LE BIOGRAFI E DI PERSONAGGI CONTEMPORANEI CHE DURANTE LA LORO VITA HANNO DATO TESTIMONIANZA DI FEDE E DI AMORE. ESSI NELLA SOFFERENZA HANNO SAPUTO COGLIERE A PIENO L'AMORE DIVINO E OFFRIRLO
presentazione ai giovani di personnaggi capaci di affascinarli. Il saggio e`un invito al silenzio piu`quieto, alla musica meno fragorosa, quasi un inno alla vita raccolta in alcune esperienze di altissimo richiamo, dove il silenzio, non il tacere, riesce in quel dominio del mondo, sfracellando ai piedi di mitologie senza vita. Qui, invece, rivivono momenti di vita, quasi impercettibili gocce di rugiada", capaci di allargare lo spirito e il mondo circostante: cosi`l'attenzione d ella donna espressa dalle sorelle faioli, la passione per la verita di edith stein, la struggente contemplazione di carmela giannetto, l'abbandono a moroso di maddalena delbrel, la compassione e la sofferenza di simone weil, il dono assiduo nella catechesi di olga gugelmo, l'ansia di unita di gabr iella sagheddu, il desiderio di martirio di mario borzaga e il giovanile "viva la vita" di maria orsola bussone. In questo fastello di proposte, la contorsione spirituale di edith hillesum, la sua struggente ricerca di luce in un tunnel di morte rappresentano il disegno, fragile e alto, di un esperienza giovanile che affascina i sentieri della gioventy. L autrice si rivolge ai giovani lungo viottoli poco frequentati, ancora avvolti e fasciati di silenzio, ma dalla luminosita esplosiva di proposte che hanno incendiato la vita dei protagonisti. "
UNA RIFLESSIONE SULLA SCELTA DEI VOTI RELIGIOSI CHE SI CONFIGURA COME UN LUCIDO TENTATIVO DI UNA TEOLOGIA SPIRITUALE DEI VOTI AL FEMMINILE. L'AUTRICE RIPENSA, CON FINE S ENSIBILITA FEMMINILE, IL SOSTRATO SCRITTURISTICO, PATRISTICO E MONASTICO DEI VOTI RELIGIOSI, DOVE L'OBBEDIENZA DIVENTA FIDUCIA TOTALE NEL PROGETTO DI DIO, LA POVERTA MOMENTO DI RIPOSO ESSENZIALE DAI BISOGNI E DALLA CULTURA DELLA MORTE, FINO ALLA CASTITA CHE, RIPOSO E SENSO TOTALE DEL CORPO, SI CONFIGURA COME CARISMA VERGINALE, CON ESPRESSIONI MARTIRIALI, STRATIFICABILI ED ERMENEUTIZZABI
le testimonianze di personaggi - da edith stein a giorgio la pira, da giovanni xxiii a madre teresa - illuminati dalla luce di cristo, sono oggi esempi dell amore nelle sue molteplici forme. IN UN TEMPO DI CRISI MORALE, SOCIALE, POLITICA, DOVE IL MALE SEMBRA PRENDERE IL SOPRAVVENTO SUL BENE, LA PRESENZA DI DONNE E UOMINI TESTIMONI AUTENTICI DI CRISTO, NEI DIVERSI CAMPI IN CUI IL SIGNORE LI HA MANDATI A DISSODARE E A SEMINARE, CI RIEMPIONO GLI OCCHI DI STUPORE. UNA RACCOLTA DI STELLE, QUASI METEORE SILENZIOSE E FUGGENTI, ACCENDONO LE PIU`RECONDITE NOSTALGIE DEI SOGNI. LA LUCE IMPROVVISA DELLE SELLE, INFATTI, SOMIGLIA MOLTO AGLI SQUARCI SILENZIOSI DELLO SPIRITO, CHE HANNO RIEMPITO DI SUSSULTI, PIANTO E AMMIRAZIONE LE COSCIENZE PIU`ATTENTE DI QUESTO NOSTRO SECOLO. I PERSONAGGI QUI PROPOSTI HANNO REALMENTE GRIDAIE DEI AMPI DI CONCENTRAMENTO (EDITH STEIN), L'AMORE CHE UN IFICA E LIBERA NEL NUCLEO FAMILIARE (IGINO GIORDANI), L'AMO RE COME IMPEGNO POLITICO E ANSIA CULTURALE FINO AL SCRIFIICIO (GIORGIO LA PIRA, VITTORIO BACHELET, GIUSEPPE LAZZATI), L AMORE COME UMILTA E DONO TOTALE (GIOVANNI XXIII, MADRE TERESA), FINO ALL AMORE CARDINE DELLA CIVILTA (PAOLO VI). "