Con l'intelligente e tutto britannico empirismo che gli è proprio, Trevor-Roper evita di addentrarsi nel fitto ginepraio dei massimi problemi e delle categorie astratte, per calarsi invece nella realtà e spaziare a piacer suo dalla Venezia della prima metà del '400 all'Inghilterra di Elisabetta e dei primi Stuart; dall'età di Massimiliano I d'Asburgo e di Tommaso Moro alla grande catastrofe della guerra dei Trent'anni. L'autore riesce così offrire un immagine non univoca, ricca e sfaccettata del Rinascimento. (Massimo Firpo)
Settembre 1945. Berlino porta su di sé le ferite di una rovinosa guerra perduta. Il fitto mistero avvolge le circostanze della scomparsa di Hitler, che secondo alcuni sarebbe ancora in vita. A far chiudere sugli ultimi drammatici giorni è chiamato Hugh Trevor-Roper, funzionario dei servizi segreti. Egli raccoglie deposizioni e memorie dei protagonisti e dei testimoni sopravvissuti ricostruendo il crollo dell'impero tedesco. Minuto per minuto nel Bunker della Cancelleria di Berlino, in un crescendo di follie e di irrealtà, rivivono gli ultimi desideri del potere, gli atti di rivalsa, i tradimenti di Goring, Goebbels, Speer e Borman.