Sussiste nell'Islam una corrente esoterica - il Sufismo - in cui si manifesta quella philosophia perennis che contraddistingue tutte le grandi civiltà orientali, e che mostra un'intima sintonia anche con il patrimonio spirituale del Medioevo cristiano. Questo libro esplora sinteticamente i cardini di quel pensiero, e mette in luce, attraverso un'ampia scelta di testi e ricorrenti paralleli con altre culture, la fondamentale affinità di dottrine metafisiche assai distanti tra loro, ma che riguardo a verità universali si esprimono in termini affini.
Nell'universo interculturale contemporaneo si spalancano minacciosi panorami di scontri di civiltà e si rafforzano pericolosi meccanismi di difesa della propria identità. Mai come oggi l'Occidente si sente minacciato dai vari fondamentalismi e troppo facilmente riduce la complessità dell'Islam a quella di una piatta categoria aggressiva. Ecco allora che un volume sulla religione dell'Islam - da Maometto fino alle nuove spiritualità islamiche di oggi - è strumento prezioso di conoscenza dell'altro.
DESCRIZIONE: Probabilmente non fu realmente crocifisso Husayn ibn Mansur al-Hallaj, nato a Tur, in Iran, intorno all’857, e morto a Baghdad nel 922, per sentenza pronunciata dal califfo. Ma il legno a cui fu appeso ha in ogni modo, per noi, valore di icona di un martirio, di una morte subìta e accolta da un uomo che non ha voluto accettare di mettere distanza fra sé e il Dio nel quale riversava il suo amore.
Un amore che ritroviamo nelle sue parole – «Io sono il Vero ...», «Io sono Colui che amo e Colui che amo è me ...», «Religione di croce sarà la mia morte ...» –, espressione di una delle più alte voci della mistica islamica.
(dalla Premessa di Gabriella Caramore)
ALBERTO VENTURA è docente di Islamistica presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ha curato l’edizione di Al-Hallaj, Diwan (Marietti, Genova 1987) e Il Cristo dell’Islam. Scritti mistici (Mondadori, Milano 2007).