Le relazioni pericolose tra uomo e donna di cui parla questo libro toccano l'esistenza nella sua ineludibile dimensione di scelta: quella tra una vita che asseconda la fluida e ingovernabile logica del desiderio e un'altra più rassicurante e continua, presieduta da una logica degli affetti. Logiche tra loro eterogenee che appaiono inconciliabili ai protagonisti della storia qui ricostruita (Kierkegaard e Kafka) e che talvolta inducono a un esito tragico (Kleist). In palese conflitto con la scelta della solitudine al fine di tutelare la propria singolarità, gli autori - in qualche modo personaggi concettuali o eteronimi di chi ha scritto questo libro - avvertono l'esigenza (per lo più disattesa) di una palpitante condivisione del loro universo interiore, mediante la presenza (non troppo invadente, s'intende) di una donna che appaia loro come vocativo o dedicataria di esclusive trame concettuali e di avventure esistenziali. Un saggio filosofico dai toni talvolta narrativi che ci pone al cospetto dei desideri e delle inquietudini che accompagnano ogni vicenda erotica e affettiva, orientata verso l'esperienza effimera della seduzione oppure consolidata nella forma del matrimonio.
L'attualità dell'opera di Simmel può essere documentata facendo riferimento sia alla fortuna critica del filosofo e sociologo berlinese sia al crescente interesse editoriale. Alla scuola di Simmel, che credeva di morire senza eredi spirituali, si formarono filosofi come Lukacs, Bloch, Kracauer e Banfi; il tetaro di Pirandello ne subì una decisiva influenza e i pensatori della scuola di Francoforte non poterono fare a meno di confrontarsi con lui. Il filosofo e giornalista Marco Vozza offre in questo volume un'introduzione di carattere divulgativo al suo pensiero.