Un libro per sperare ancora, ostinatamente, anche quando temiamo che tutto sia perso. Un libro per apprezzare la nostra bellezza e la sua forza di seduzione. Per credere ai semi di bellezza che un Dio provvidente ha seminato nella nostra storia.
Dalla quarta di copertina:
La regina Ester seduce Assuero, sì. Ma Ester viene a sua volta sedotta. È sedotta dal bene, da quel bene che le è dato di intravedere nella preghiera. Così Dio la può introdurre in un progetto provvidenziale: «Magari tu sei diventata regina proprio per una circostanza come questa…».
Un libro per assaporare la Parola a poco a poco, gustandone la dolcezza fino in fondo, per farla diventare nostra preghiera e nostra riflessione. Un libro per sperare ancora, ostinatamente, anche quando crediamo che ormai tutto sia perso e nubi pesanti, cariche di pioggia, oscurano il cielo. Un libro per apprezzare la nostra bellezza e la sua forza di seduzione. Per credere ai semi di bellezza che Dio ha seminato nella nostra storia e che noi non abbiamo soffocato. Sì, perché c’è una nuova bellezza tutta da scoprire!
La Bibbia riletta in chiave familiare. Gli autori ripercorrono il testo biblico lasciando affiorare la Parola di Dio sulla coppia, sull’amore coniugale, sui figli e sul rapporto educativo. Con una attenzione particolare al Cantico dei Cantici, alla Genesi e la giardino, alla correzione fraterna e agli incontri degli apostoli con il Risorto, il libro aiuta genitori e figli a considerare la Bibbia un testo familiare, e la famiglia il contesto dove rileggere e reinterpretare la verità del cristianesimo nella vita quotidiana.
I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, laureati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membri della Consulta Nazionale della Famiglia della CEI, vivono a Lecco. Consulenti e formatori in ambito familiare, oltre che autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche, hanno scritto un commento ai vangeli in chiave familiare: Interno familiare secondo Marco, Interno familiare secondo Luca e Interno familiare secondo Matteo (Cinisello Balsamo 2001, 2002 e 2003).
Quale immagine di Dio trasmettere ai nostri figli o ai nipoti che ci vengono affidati? Quale amore, quale chiesa, quale cristianesimo presentare ai ragazzi del catechismo? La risposta è duplice: per parlare correttamente ed efficacemente dell’amore del Padre di Gesù occorre avvalersi dell’aiuto delle scienze umane e della riflessione teologica, e occorre farlo nella maniera più concreta possibile, valorizzando cioè la relazione familiare o quella educativa.
Dalla quarta di copertina:
Il percorso è diviso in quattro parti in cui elementi di tipo teologico o pastorale entrano in circolo con le scienze umane e da queste si lasciano sollecitare. Ogni parte si conclude con concrete indicazioni narrative, a misura di bambino.
La prima parte esplora come Gesù stesso ci parla del suo approccio ai bambini, perché non gustarcelo? E, soprattutto, perché non lasciare che i loro dubbi e le loro domande aiutino anche noi adulti in questa opera fondamentale?
La seconda parte mostra, nell’ottica della formazione relazionale-sistemica degli autori, che la Parola raggiunge il bambino nelle interazioni e nel dialogo che qualifica il mondo che lo circonda. Il tema del male nel mondo e il tema dell’amore del Padre che si abbassa con tenerezza verso ogni bambino costituiscono la spina dorsale di questa seconda parte.
La terza parte prende in esame il contesto familiare/amicale e di gruppo in cui nasce la domanda del bambino all’adulto, mettendo in rilievo come l’adulto possa fraintenderla e tradirla e come invece la Parola può bonificare e rendere più vivibili quei rapporti che l’età evolutiva da tempo ha sigillato come tipici per il bambino. In particolare si occupa del senso del tempo, della formazione alla coscienza e di alcuni relazioni, quali la gelosia, la bugia, l’aggressività.
La quarta parte si occupa dello strumento principe della trasmissione volontaria e consapevole della fede in un arco che va dalla parola alla Parola e mette a fuoco la sollecitazione narrativa che percorre tutte le parti del testo.
La nostra fede è la più grande salvaguardia del bambino che Gesù ci chiede di rispettare in Suo nome. Da questa considerazione scende la nostra tesi che l’educazione alla fede non sia un sovrappiù né un optional, ma proprio una autentica protezione del bambino, ricca di futuro.
In questo senso, il testo si mette sulla scia della seconda enciclica di Benedetto XVI, Spe salvi che pone in stretta sinergia – e non solo in una prospettiva di dialogo e di aiuto reciproco – ragione e fede. Quale religione, quale Amore, presenteremo allora ai nostri figli? Ai ragazzi che troviamo a catechismo? Agli scolari che incontriamo in classe? Ai nipoti e ai piccoli che ci vengono incontro?
La risposta del testo è in accordo con queste premesse e ci invita: a) a parlare dell’Amore del Padre di Gesù utilizzando tutti i mezzi delle scienze umane e tutti i mezzi di una moderna riflessione teologica; b) a parlare dell’Amore del Padre di Gesù nella maniera più concreta possibile, cercando tracce della speranza proprio nella realistica incarnazione di ciascun umano: là dove ogni persona fa esperienza di amore; e cioè nella relazione di coppia che fonda, costruisce, plasma il famigliare. Tutti noi portiamo – in maniera più o meno esaltante e/o dolorosa – le stimmate di questo amore esperito agli albori della vita e dentro il terreno del noi della coppia parentale che ci ha generato.
Il testo riprende dopo più di dieci anni il tema che gli autori hanno già trattato nel fortunato Parlare di Dio ai bambini (Queriniana 20014) e vorrebbe completarlo e aggiornarlo con i caratteri fondamentali della relazione che insieme, genitori/educatori e ragazzi, costruiscono, quando si mettono in clima di trasmissione della fede. Questo intento, che guida tutto il libro, non solo intende fornire a coloro che parlano di Dio alle nuove generazioni spunti operativi, ma chiede di riflettere sulla loro trasmissione della fede, a favore del bambino come dice il titolo; nella speranza che faccia bene a loro e a tutti noi, generazione adulta.
Nel breve libro biblico di Tobia è custodita tanta sapienza e sono nascoste molte chiavi per poter entrare nel mistero della vita e comprendere la realtà del matrimonio e delle relazioni familiari.
Nel presente volume, i coniugi Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni, offrono una riflessione sapienziale sul testo biblico, evidenziandone tutta la profondità e l’attualità. Il commento, fortemente arricchito dalla competenza psicologica degli autori e da una rilettura che tiene presenti il cammino di coppia e il contesto familiare, si sofferma sul cammino dei giovani Tobia e Sara, che diventano coppia sullo sfondo di una lotta continua tra il demone Asmodeo e l’angelo Raffaele.
Il volume è ampiamente introdotto da padre Giulio Michelini che, con competenza e precisione, introduce i temi chiave che percorrono il libro biblico, aiutando a collocare il testo nel tempo e nel luogo in cui è stato redatto.
I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, laureati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membri della Consulta Nazionale della Famiglia della CEI, vivono a Lecco. Sono due noti consulenti e formatori in ambito familiare, e autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche tra le quali ricordiamo: Ben-essere in famiglia (Brescia 1994), L’altra trama (Milano 1997), Le strade del cuore (Cinisello B. 1999), La trappola del padre buono (Milano 1999), Parlare di Dio ai bambini (Brescia 1999), Un’ipotesi di consulenza formativa. Il counseling per l’operatore familiare (Milano 2000), I sentieri della vita (Cinisello B. 2000), e i due commenti al vangelo in chiave familiare Interno familiare secondo Marco, Interno familiare secondo Luca e Interno familiare secondo Matteo (Cinisello B. 2001, 2002 e 2003).
Giulio Michelini (Milano 1963), frate minore, vive ad Assisi, dove insegna Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico. Ha studiato alla facoltà di Lingue dell’Università di Perugia, alla Pontificia Università Gregoriana, e al Bat Kol Institute di Gerusalemme. Dal 2000 è autore della trasmissione di Rai Uno A sua immagine.
La presente Nuova Via Crucis della famiglia è composta da 14 stazioni, secondo la struttura introdotta da Giovanni Paolo II nella grande Via Crucis del Venerdì Santo. Tuttavia si è pensato di caratterizzarla con alcuni commenti e riflessioni particolari, pensati per la famiglia, con l’intento di aiutarla a celebrare la Via Crucis «nel "piccolo santuario" che è la casa.
Ogni stazione prevede: un’acclamazione introduttiva; una lettura del brano di Vangelo (i brani sono tratti prevalentemente dal vangelo di Marco); una breve presentazione del brano di Vangelo; un commento contestuale riferito alla famiglia; una preghiera, da recitare insieme; una strofa dell’inno tradizionale Stabat Mater (in italiano).
I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, laureati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membri della Consulta Nazionale della Famiglia della CEI, vivono a Lecco. Sono due noti consulenti e formatori in ambito familiare, e autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche tra le quali ricordiamo: Ben-essere in famiglia (Brescia 1994), L’altra trama (Milano 1997), Le strade del cuore (Cinisello B. 1999), La trappola del padre buono (Milano 1999), Parlare di Dio ai bambini (Brescia 1999), Un’ipotesi di consulenza formativa. Il counseling per l’operatore familiare (Milano 2000), I sentieri della vita (Cinisello B. 2000), e i due commenti al vangelo in chiave familiare Interno familiare secondo Marco, Interno familiare secondo Luca e Interno familiare secondo Matteo (Cinisello B. 2001, 2002 e 2003). Sono i Direttori della Collana "I Quando".