
Il volume raccoglie i risultati di ricerche in tema di ragionevolezza, principi e clausole generali, in parte legate ad occasioni congressuali e sollecitate dalla vivacità dell'attuale dibattito nel nostro paese e in Europa.
In questo volume sono raccolti saggi di storia e di teoria generale del diritto canonico, editi e inediti, dal 1958 al 2013.
Il volume, giunto alla sua XXXVII edizione, conferma l'impostazione, molto apprezzata nelle precedenti edizioni, incentrata su un'accurata selezione dei testi normativi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale. In questa edizione in particolare, si segnalano alcune novità legislative di rilievo: il D.L. 21 giugno 2013, n. 69, cosiddetto decreto del "Fare"; D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39, sulla inconferibilità e incompatibilità di incarichi pubblici; D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (Pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni); D.Lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 (Incandidabilità e divieto di ricoprire cariche elettive e di governo); L. 24 dicembre 2012, n. 234 (Partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa europea).
Il volume fornisce ai candidati del concorso da notaio gli strumenti necessari per la costruzione di un metodo vincente per affrontare la prova scritta. Il Percorso si sviluppa attraverso: l'indicazione dei consigli utili a una gestione funzionale dei tempi di studio e di esame; l'illustrazione della strategia di redazione dell'atto mortis causa attraverso suggerimenti pratici e criteri metodologici essenziali; la selezione di tracce su problematiche particolarmente significative ed attuali nel panorama delle questioni notarili, tali da divenire probabile oggetto del tema di concorso.
Nel solco della ormai consolidata tradizione dei Compendi Simone si colloca questa XXV edizione del Compendio di diritto amministrativo, che rappresenta, da sempre, il giusto punto di equilibrio tra la naturale complessità della materia e la necessità di una trattazione agevole e, nel contempo, esaustiva degli istituti giuridici, vecchi e nuovi, che la caratterizzano.
La particolare attenzione alla sostanziale completezza degli argomenti trattati, infatti, si coniuga con la chiarezza espositiva, volgendo sempre uno sguardo attento alle numerose novità, legislative e giurisprudenziali, che fanno del diritto amministrativo una materia in costante evoluzione: nel testo, tale peculiare branca del diritto viene “calata” nella più recente attualità, cosicché ne risulta un diritto in bilico fra tradizione ed innovazione.
Basti pensare, in tal senso, alle novità legislative legate al concetto di trasparenza della Pubblica Amministrazione (D.Lgs. 14-3-2013, n. 33, cd. Testo Unico Trasparenza; L. 6-11-2012, n. 190, cd. legge anticorruzione), a quelle relative alla partecipazione dell’Italia al processo di formazione ed attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea (L. 24-12-2012, n. 234) e alle disposizioni volte ad incentivare lo sviluppo digitale del Paese, migliorando i rapporti dell’apparato burocratico con i cittadini (D.L. 18-10-2012, n. 179, conv. in L. 17-12-2012, n. 221, cd. decreto crescita bis).
Sul piano giurisprudenziale, tra le numerose pronunce intervenute, si è tenuto conto della portata innovatrice della sentenza della Corte costituzionale 3-5-2013, n. 81 con la quale i giudici della Consulta hanno, con forza, affermato la vigenza nel nostro ordinamento del principio generale della separazione tra politica ed amministrazione, nonché della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, 6-5-2013, n. 9 circa la natura sostanzialmente giurisdizionale del decreto decisorio del Presidente della Repubblica di definizione di un ricorso straordinario.
Alla luce delle suddette caratteristiche, il Volume assume la veste di una sorta di “Giano bifronte”, che guarda alle esigenze, da un lato, degli studenti e degli aspiranti con corsisti e, dall’altro lato, degli operatori del settore.
Il manuale, giunto alla sua XX edizione, è stato aggiornato alla luce della nuova legge (L. 24 dicembre 2012, n. 234) sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. Quest’ultima, oltre a procedere all’abrogazione della L. 11/2005, cd. Legge Buttiglione, che finora aveva regolamentato la materia, adegua l’ordinamento nazionale alle profonda riforma dei trattati, intervenuta a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
Occorre segnalare, in modo particolare, la disciplina relativa al recepimento della legislazione europea nel nostro Stato con lo sdoppiamento della precedente legge comunitaria in legge di delegazione europea e legge europea. Mentre la prima contiene le disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive europee, la seconda, eventuale, riguarda le disposizioni modificative o abrogative di norme interne, oggetto di procedure di infrazione o di sentenze della Corte di giustizia. In questo modo si consente di abbreviare e snellire i tempi per il recepimento degli atti dell’Unione europea.
Oltre a questo rilevante provvedimento, l’opera riporta altre novità normative che concernono le politiche dell’Unione europea e in particolare:
— l’entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, del Fiscal compact o patto di bilancio (Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria dell’Unione europea);
— l’entrata in vigore, il 27 settembre 2012, del Trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità (MES) volto a salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro.
La trattazione, che offre una panoramica completa di tutto ciò che concerne il diritto dell’Unione europea (profili istituzionali, politiche interne e azioni esterne dell’Unione), rappresenta un valido supporto sia per quanti devono preparare esami e concorsi sia per l’aggiornamento professionale.
Il diritto islamico è la fonte materiale del vigente diritto positivo dei Paesi musulmani, ma non si identifica propriamente con nessuno di essi. In ciascun ordinamento, infatti, ai principi giuridico-religiosi del Corano e della Shariah si affiancano consuetudini, normative positive, usi locali etc. che disciplinano nel dettaglio la convivenza del corpo sociale. Nei Paesi musulmani i principi religiosi, pur essendo considerati immutabili nel loro "nocciolo duro" perché derivati direttamente da Dio, necessitano, dopo circa quattordici secoli dalla Rivelazione coranica, di una chiave di lettura in grado di conciliarsi con le mutate esigenze della società civile. In tali ordinamenti, soprattutto negli ultimi due secoli, si sono verificati alcuni importanti mutamenti: l'occidentalizzazione del diritto, che ha prodotto lo sviluppo di branche completamente nuove (come il diritto costituzionale) e ne ha modificate altre (diritto penale, commerciale, bancario etc.); le codificazioni, per dare ordine alle norme vigenti in materia di statuto personale (matrimonio, famiglia, successioni etc.); la decadenza degli ordini giudiziali tradizionali (qaddi, mazalim, muhtasib) a fronte dell'istituzione di Tribunali organizzati sul modello occidentale, chiamati ad applicare il diritto ispirandosi ai principi della tradizione islamica. Questa evoluzione, maturata in tempi e luoghi diversi, non è stata uniforme, né pacifica, e attualmente è in pieno fermento.