
Tra i meriti del Codice del 1983 è l’aver consegnato agli operatori del diritto l’importante novità contenuta nel can. 1536, § 2 in merito al valore probativo delle dichiarazioni delle parti e alla possibilità di attribuire loro la forza di prova piena; non si è trattato del frutto isolato di una stagione legislativa, ma del venire a compimento di fermenti e istanze già presenti da decenni in dottrina e nella Giurisprudenza Rotale. Lo studio delle sentenze relative ad alcuni capi di nullità ha messo in luce la ricezione, non sempre piena, di questa novità sino alla Dignitas Connubii, di cui sono stati studiati anche gli schemi preparatori. Al termine del cammino, la novità appare mancata, cioè depotenziata, nel concreto della prassi forense canonica, ma non svanita, restando aperte nuove e proficue vie di utilizzo di essa.
Andrea Ripa
è sacerdote della Diocesi di Rimini. Laureato in Lettere classiche con indirizzo archeologico, già membro della Missione Archeologica Italiana a Cirene, ha conseguito il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 2006 al 2008 è stato docente di Diritto matrimoniale presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose “A. Marvelli” (Rimini), dove dal 2008 insegna Introduzione al Diritto canonico.
«Non ci si può limitare alla descrizione del diritto costituzionale. Si tratta invece di valutarlo, criticarlo, costituirlo. Non mi soffermerò più dello stretto necessario sui dati (normativi o strettamente tecnici della materia), bensì mi sforzerò di fornire elementi e stimoli per poter poi valutare criticamente il complesso degli istituti, dei fatti, delle regole che vengono a comporre il diritto costituzionale».
Gaetano Azzariti propone un'originale ricostruzione sistematica che riflette l'esigenza di collegare l'analisi giuridica alle trasformazioni politiche, storiche e culturali per comprendere la vera dinamica del diritto costituzionale. Emerge con chiarezza come il carattere essenziale degli ordinamenti giuridici e costituzionali sia definito dal modo in cui viene data soluzione ai conflitti sociali.
Che cosa c'è al fondo delle regole che ci governano la vita obbligandoci? Qual è il paradigma oggi fondante il diritto e, con esso, l'organizzazione sociale in cui ci troviamo immersi? E quale o quali sono stati i paradigmi nelle epoche passate e quale paradigma potrà esservi – o è sperabile che vi sia – nel futuro?
Nel libro si interroga la storia occidentale alla ricerca dei fondamenti che sono stati via via posti alla radice del potere e delle sue articolazioni normative; fondamenti che hanno retto (o reggono tuttora) la dinamica del comando e dell'obbedienza all'interno delle comunità organizzate e, all'esterno, delle relazioni, paritarie o di supremazia, tra i diversi Stati.
Questo imponente lavoro raccoglie numerosi studi di Diritto Matrimoniale e Diritto Processuale Canonico. Questa pubblicazione costituisce un omaggio che la Pont. Univ. Gregoriana e la Pont. Univ. Della S.Croce hanno svoluto dedicare a S.E. Mons. Antoni Stankiewicz, Decano del Tribunale della Rota Romana, in occasione del suo 75° genetliaco. L'opera è di particolare interesse per gli avvocati rotali e gli studiosi di Diritto Canonico.
Questo imponente lavoro raccoglie numerosi studi di Diritto Matrimoniale e Diritto Processuale Canonico. Questa pubblicazione costituisce un omaggio che la Pont. Univ. Gregoriana e la Pont. Univ. Della S.Croce hanno svoluto dedicare a S.E. Mons. Antoni Stankiewicz, Decano del Tribunale della Rota Romana, in occasione del suo 75° genetliaco. L'opera è di particolare interesse per gli avvocati rotali e gli studiosi di Diritto Canonico
Uno studio che l'Arcisodalizio della Curia Romana ha dedicato alla Lex Propria del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica approvata da Benedetto XVI il 21 giugno 2008. Scopo di questo studio è rispondere il più esaurientemente possibile alle complesse problematiche legate alla vita del tribunale della Segnatura Apoostolica, che costituisce l'asse portante dell'intera economia ecclesiale relativa alla giustizia. In particolare il testo si sofferma sull'identità e la funzione del Supremo Tribuanel e sulla posizione che la Lex Propria ricopre nella gerarchia apostolica.
Il volume esamina le pene espiatorie e le censure nel Codice di Diritto Canonico del 1983. Questa esposizione si incentra sulle proibizioni e l'applicazione delle sanzioni penali che la Chiesa impone ai fedeli che hanno commesso dei delitti, come ad esempio la proibizione di prendere parte come ministro alla celebrazione dell'Eucaristia o di qualunque altra cerimonia di culto pubblico, il divieto di celebrare e ricevere sacramenti, o di esercitare altre funzioni in uffici, ministeri o incharichi ecclesiastici.
Il presente volume approfondisce l’argomento sui membri associati, una realtà che trova espressione in molti Istituti secolari, sin dalla loro fondazione, oggi regolamentata a norma del can. 725 del CIC.
L’autrice analizza questa norma codiciale partendo dalla sua genesi e nelle sue fonti, arrivando a comporre un lavoro di interpretazione basato sullo studio degli elementi cardine nel canone.
Grazie alle informazioni raccolte attraverso un questionario inviato a 160 Istituti secolari, si sono messe in evidenza le caratteristiche peculiari dei vari Istituti riuscendo a cogliere differenze anche sostanziali. L’analisi dell’applicazione del can. 725 nel diritto proprio di questi Istituti mette in luce una ricca realtà carismatica dai diversi risvolti giuridico-canonici, in cui vengono identificati i differenti modi di associare altri fedeli da parte dei medesimi, analizzandone i diritti e gli obblighi riconosciuti. Infine, vengono individuate alcune peculiarità atte ad affrontare le difficoltà emerse dall’applicazione del canone in talune disposizioni di diritto proprio.
Questo volume inaugura la sezione "Le fonti" della Collana Lineamenta Iuris che, insieme alla sezione "I manuali", completa la proposta dalla Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense di fornire strumenti didattici per lo studio del diritto che rispecchiano l'impostazione dei suoi insegnamenti e l'attività del suo corpo docente. Il testo è di supporto al Codice per le discipline internazionalistiche, una raccolta sistematica di testi normativi adottati a livello internazionale realizzata su iniziativa di Volontari nel Mondo-FOCSIV e del particolare ambito della Scuola di Politica Internazionale, Cooperazione e Sviluppo (SPICeS), operante dal 1990 per la formazione agli aspetti politico-istituzionali ed economici che investono la cooperazione internazionale allo sviluppo. Strumento didattico funzionale alla ricerca, allo studio o alle attività legate a diverso modo alla dimensione internazionale, il codice è strutturato in sei parti: Diritto internazionale generale e delle istituzioni; Diritti umani; Disarmo e Diritto internazionale umanitario; Cooperazione, Sviluppo e Commercio; Ambiente; Integrazione europea.
Atti della 4° Giornata Canonistica Interdisciplinare (3-4 marzo 2009)
Tra gli elementi di maggior portata teologica posti in evidenza dal Concilio Vaticano II spicca la corresponsabilità che ciascun battezzato –suo modo et sua parte– è chiamato ad esercitare all’interno del popolo di Dio anche attraverso l’assunzione di specifici uffici, incarichi e servizi per il bene comune.
L’Ordinamento canonico dà corpo anche strutturale a questa comune chiamata ‘teologica’ attraverso l’individuazione di responsabilità (individuali e collegiali) e sistemi di rappresentanza e cooperazione che ne permettano il concreto esercizio.
Il Diritto amministrativo e processuale canonico partecipano pienamente di questa prospettiva autenticamente ecclesiologica e non solo funzionale.
Paolo Gherri
presbitero diocesano dal 1988 (dottorato in Diritto canonico - P.U.L., 2001), insegna Teologia del Diritto Canonico (dal 2003) e Diritto amministrativo canonico (dal 2005) presso la P.U.L., dov’è docente stabile di Teologia del Diritto Canonico. L’interesse per i fondamenti della Scienza canonistica ed i suoi presupposti metodologici, ne motiva la ricerca di un aggiornamento –principalmente epistemologico– sensibile agli apporti della riflessione filosofica e teologica contemporanea, aprendo la Canonistica alle dimensioni che solo l’interdisciplinarità può offrirle. In questa prospettiva ha già pubblicato:Lezioni di Teologia del Diritto canonico (L.U.P. - Roma, 2004), Canonistica, Codificazione e metodo (L.U.P. - Roma, 2007). Organizzatore delle “Giornate Canonistiche Interdisciplinari”, ha curato la pubblicazione di: Categorialità e trascendentalità del Diritto (L.U.P. - Roma, 2007), Diritto canonico, Antropologia e Personalismo (L.U.P. - Roma, 2008), Norme e regole nella vita e nel Diritto (L.U.P. - Roma, 2009).
Questo libro, scritto da sei importanti studiosi, e che qui si presenta in una nuova edizione profondamente rinnovata, offre una ricostruzione nuova e originale di una delle maggiori eredità che l'antichità romana ha trasmesso all'Occidente moderno: il suo diritto. Esso è destinato innanzitutto agli studenti delle Facoltà di giurisprudenza. E, insieme a loro, a tutto quel pubblico di giuristi e di operatori del diritto, di insegnanti (per esempio, di latino e di storia), di docenti e studenti universitari di Lettere classiche, o semplicemente di persone colte, interessato ad approfondire, attraverso un racconto rigoroso e avvincente, un aspetto decisivo del nostro passato.