
L'autore, con uno stile essenziale, emozionante, divertente e provocatorio al tempo stesso, tocca molti temi cruciali di questo nostro vivere quotidiano messo in crisi dai falsi valori, dalla cultura dell'apparenza, dalle paure e dalle illusioni. Egli interagisce in modo confidenziale con il lettore esortandolo ad annotare le proprie riflessioni in appositi spazi e dando vita ad un testo con più piani di lettura, che non deve essere necessariamente letto dalla prima all'ultima pagina, ma sfogliato e gustato in modo diverso a seconda del proprio stato d'animo.
Cosa sappiamo delle tragiche vicende che colpirono alcune popolazioni del Sud dopo l'Unità d'Italia? Come, e a opera di chi, si diffusero nel mondo gli ideali che hanno animato il Risorgimento italiano? Che cos'è il signoreggio bancario e quali effetti ha sul cittadino? Tante le domande alle quali questo volume tenta di rispondere.
Questo volume estende e completa il progetto avviato con il primo volume di "Strutture di mondo" (2010), sempre a cura di Lucia Urbani Ulivi. Raccoglie i saggi di autori di provenienze disciplinari diverse accomunati dall'approccio sistemico, potente e innovativo strumento di chiarificazione e comprensione di oggetti e ambiti anche, a prima vista, eterogenei. Sistemi ingegneristici, tessuti biologici, edifici, società, organizzazioni, fenomeni psichiatrici, la conoscenza umana, i campi della fisica quantistica presentano proprietà che le loro parti non hanno. Se per studiarli li scomponiamo analiticamente nei loro costituenti elementari, gli oggetti sono solo particelle in campi di forza, tutte uguali tra loro; se invece li osserviamo nella loro integrità e unità, scopriamo che la loro identità e le loro proprietà non dipendono dai costituenti semplici, ma dal modo in cui tali parti sono vincolate mediante relazioni di interazione e di interferenza. Ogni oggetto si stabilizza e acquisisce le sue proprietà grazie ai vincoli che legano le parti e che lo legano a un contesto. Allo sguardo sistemico il mondo appare come un tessuto di relazioni ricco di oggetti dalle proprietà differenti e varie, intrecciati tra loro e con l'ambiente. Il pensiero sistemico si pone lo scopo di descrivere e approfondire gli invarianti sistemici che caratterizzano qualunque oggetto considerato come sistema e di rendere più completa la comprensione dei singoli ambiti disciplinari.
Il desiderio di conoscere degli esseri umani trova dispiegata davanti a sé l'immensa ricchezza del mondo, che, opportunamente interrogata, lascia apparire aspetti straordinari. Questo libro nasce per rispondere a una domanda del cardinale Camillo Ruini: "Quanta intelligenza c'è nel mondo? Come, a quali condizioni è possibile che nella natura, in concreto nei viventi, vi sia conoscenza, più precisamente come è possibile che vi siano oggettivate delle conoscenze?". Un gruppo di studiosi si è riunito per rispondere a questa domanda, ciascuno portando le acquisizioni e gli orientamenti più innovativi della propria disciplina. Il lavoro comune accompagna il passaggio articolato e argomentato dalle scienze alla filosofia fino alla teologia e conduce a una visione del mondo umano e naturale in cui l'intelligenza soggettiva degli esseri umani riflette e risuona cognitivamente con l'immensa intelligenza che organizza il mondo. A chiusura di questa splendida avventura intellettuale il cardinale Ruini espone le sue considerazioni filosofico-teologiche.
Siamo sicuri che dire sempre ciò che si pensa ci aiuterà a vivere una vita migliore e a trattare gli altri con rispetto? O forse questo precetto, apparentemente tanto saggio, a volte ha fatto precipitare le nostre vite pubbliche e private? Sincerità e intransigenza vincono su tutto, anche sulla buona relazione con gli altri? Dire quel che si pensa, sempre. È questa regola di autenticità che l'ipocrisia mette in discussione. Ed è anche la ragione per la quale è giudicata in modo negativo, come un fatto di incoerenza intenzionale tra pensieri, parole e comportamenti. Questo fa dell'ipocrita un sabotatore silenzioso dell'ordine morale? Una persona che erode nell'ombra le fondamenta della fiducia? Senza fiducia non c'è società né amicizia né amore. Ma società, amicizia e amore non sono possibili senza una qualche dose di ipocrisia. Nel difficile equilibrismo tra il non fare male agli altri e il non fare male a se stessi, l'ipocrisia allena a pensare in maniera complessa e a stare in relazione con gli altri sul palcoscenico pubblico. A patto che non diventi sistemica e che non tracimi in menzogna e manipolazione.
Le riflessioni e le testimonianze qui raccolte disegnano la mappa immaginaria di un vasto arcipelago resistente - dagli Indignados spagnoli agli hacker globali di Anonymous, dai movimenti Occupy alle rivolte sulle sponde del Mediterraneo - che sfugge alle consuete categorie politiche. Nonostante le diversità di contesto, di motivi scatenanti, di aree interessate e di modalità espressive, risultano evidenti tratti comuni che idealmente concatenano le varie rivolte: niente leader e partiti, ma azione dal basso e democrazia diretta. È in atto una carica ultra-democratica basata sulla partecipazione e la condivisione deliberativa che sfugge alla regola aurea dei regimi democratici, ossia al principio di maggioranza, mettendo in crisi il principio stesso di rappresentanza. Un insieme di pratiche che rimanda alla tradizione anarchica, ma che si sta reinventando nel calore delle piazze, 'meticciandosi' con pratiche e culture diverse.